Di Federico Klausner |@fekli
Ha aperto il 31/10, pressoil Pirelli HangarBicocca di Milano, la spettacolare mostra di Cerith Wyn Evans “…the illuminating Gas”. Un universo nero in cui corpi luminosi galleggiano nel silenzio. Si tratta della più grande esposizione mai realizzata dall’artista, concepita come una composizione sinestetica in cui gli elementi che caratterizzano le opere, come la luce, il suono, il movimento e il tempo, generano collisioni sensoriali e cortocircuiti percettivi.
La luce soprattutto
Il titolo richiama l’elemento centrale dell’intera esposizione, la luce, e in particolare il neon, ossia il gas che diventa incandescente quando attraversato dall’energia elettrica. È inoltre un omaggio all’ultima opera di Marcel Duchamp, Étant donnés: 1° la chute d’eau, 2° le gaz d’éclairage… (1946-1966), realizzata segretamente nel corso di vent’anni e rivelata solo dopo la scomparsa dell’artista. La parte finale del titolo, infatti, viene tradotta in inglese come “The Illuminating Gas…”.
Una lettera d’amore dedicata allo spazio
Considerata dall’artista come una «lettera d’amore dedicata allo spazio», le 24 opere esposte, dalla prima scultura al neon TIX3 alle complesse installazioni e nuove produzioni realizzate appositamente per la mostra, occupano le Navate e il Cubo, in tutta l’altezza e profondità. Un paesaggio luminoso e sonoro in cui le opere si sviluppano secondo una coreografia che alterna ritmi differenti, tra accelerazioni e momenti di sospensione o pausa: il percorso è introdotto dal pulsare lento e intermittente delle sette colonne luminose di StarStarStar/Steer (totransversephoton) (2019), che si elevano fino al soffitto, e paiono ricollegarsi ai 7 Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, ospitati nella collezione permanente del Pirelli HangarBicocca.
Le tredici sculture
La mostra prosegue con tredici sculture al neon della serie Neon Forms (after Noh) (2015-2019) che fanno da contrappunto all’imponente Forms in Space… by Light (in Time) (2017), un arabesco di forme e linee che si espande lungo tutta la navata.
Il suono
Il Cubo, infine, accoglie un corpus eterogeneo di opere – fra eteree scritte al neon, mobile sospesi, sculture in movimento – in cui diversi elementi sonori entrano in risonanza e concorrono a generare molteplici armonie.
Crediti
Dall’alto:
Cerith Wyn Evans. StarStarStar/Steer (totransversephoton), 2019. Veduta dell’installazione, Pirelli. HangarBicocca, Milano 2019. Courtesy dell’artista; White Cube e Pirelli Hangar Bicocca. Prodotto con il supporto tecnico di INELCOM, Madrid. Foto: Agostino Osio.
Cerith Wyn Evans. Radiant Fold (…the Illuminating Gas), 2017- 2018. Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2019. Courtesy dell’artista; Amgueddfa Cymru – National Museum Wales e Pirelli Hangar Bicocca. Foto: Agostino Osio.
Cerith Wyn Evans. “….the Illuminating Gas”, veduta della mostra, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2019.Courtesy dell’artista e Pirelli Hangar Bicocca, Milano. Foto: Agostino Osio
Cerith Wyn Evans. Neon Forms (After Noh I), 2015 (dettaglio). Courtesy dell’artista; White Cube e Pirelli HangarBicocca. Foto: Agostino Osio.
Cerith Wyn Evans. Composition for 37 Flutes (in two parts), 2018. Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2019. Courtesy dell’artista; White Cube e Pirelli Hangar Bicocca. Foto: Agostino Osio.
Cerith Wyn Evans. Neon Forms (After Noh), 2015-2019. Veduta dell’installazione, Pirelli HangarBicocca, Milano, 2019. Courtesy dell’artista; White Cube; Marian Goodman Gallery, New York, Parigi e Londra, e Pirelli Hangar Bicocca. Foto: Agostino Osio.
Info
Mostra: Cerith Wyn Evans “…the illuminating Gas”.
Dove: Pirelli HangarBicocca, Via Chiese 2, 20126 Milano. Tel 02 66111573
Quando: 31/10/19 – 23/2/2020.
Orari: da giovedì a domenica 10.00-22.00.
Ingresso: libero
Nota: 11 gennaio 2020, visita della mostra con Cerith Wyn Evans in conversazione con Roberta Tenconi.
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