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Isola di Komodo, di nuovo cambiamenti: non chiude più, ma i turisti dovranno pagare

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Isola di Komodo, di nuovo cambiamenti: non chiude più, ma i turisti dovranno pagare

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Marcia indietro sull’isola di Komodo che doveva chiudere al turismo e, invece, riapre le porte ai visitatori. Tuttavia, chi vorrà entrare sarà costretto a sborsare una cifra non certo per tutte le tasche. L’Indonesia, infatti, ha scelto di far pagare una quota associativa annuale che ammonta a circa 910 euro. Sicuramente una bella differenza con il ticket attuale che è di soli dieci euro.

Un paradiso da preservare

Questo piccolo angolo di mondo, come è facile immaginare, va protetto e preservato dal turismo incontrollato e il governo aveva perciò deciso di correre ai ripari. All’inizio aveva pensato di dimezzare gli accessi in un luogo che è considerato una delle sette meraviglie del mondo moderno, poi ha confermato che dal 2020 avrebbe negato del tutto l’accesso agli estranei. Adesso, ancora novità dovute forse alle troppe proteste ricevute. Un nuovo ticket di ingresso piuttosto pesante, basterà a salvare l’economia locale senza distruggere il paesaggio. Questo è il regno delle grandi lucertole carnivore che prendono il nome dell’isola, ma si tratta anche di un vero Parco Nazionale carico di meraviglie uniche.

A cosa serviranno le nuove risorse economiche

Come ha confermato lo stesso ministro indonesiano, Siti Nurbaya Bakar, con la tassa di entrata si penserà ad avviare programmi educativi per il rispetto degli animali e visto che ogni mese arrivano fino a 10mila visitatori, sarà necessario un impiego di forze notevoli per raggiungere l’obiettivo. Le nuove direttive entreranno in vigore da gennaio 2020 e si stanno definendo i dettagli, con tanto di restrizioni alla circolazione delle navi da crociera.

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