di Daniela Bozzani
Roy Lichtenstein, riferimento per grafici, designer, pubblicitari e artisti, è il genio indiscusso della pop art americana a cui la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), offre una retrospettiva con oltre 80 opere sue e di altri grandi protagonisti del periodo quali Andy Wahrol, Mel Ramos, Allan D’Arcangelo, Tom Wesselmann, James Rosenquist e Robert Indiana. Col suo particolarissimo stile, mutuato dal retino tipografico, e con l’uso pittorico di figure prese dai fumetti Roy Lichtenstein è stato una delle figure, insieme a Warhol, più rappresentative e conosciute della pop art fino alla sua scomparsa nel 1997.
Il mondo del fumetto e della pubblicità
La mostra parte dalle icone degli anni tra il 1960 e il 1965, quelle immagini tratte dal mondo dei fumetti e dalla pubblicità quali Little Aloha (1962) e Ball of Twine (1963) e le coloratissime opere grafiche quali Crying Girl e Sweet Dreams, Baby! (1963 e 1965), le più celebri rielaborazioni delle tavole dei comics che ancora oggi identificano l’artista e un intero decennio della storia dell’arte e del costume del XX secolo.
Storia dell’arte e Astrazione
Ma Lichtenstein non è solo questo. Nelle sale successive altri dipinti ne testimoniano la complessità, offrendo interpretazioni diverse sulla varietà di un artista, conosciuto soprattutto per le opere derivate dai fumetti. Nei primi anni Settanta inizia le nuove serie dei Paesaggi e dei Fregi. Paesaggi che partono da un motivo naturale e arrivano a un’astrazione assoluta, come il trittico sulla mucca, Cow going abstract del 1982, o gli effetti particolari dati dall’utilizzo di materiali plastici come in Kinetic Seascape 8 (1966), il cui movimento è purtroppo impossibile vedere oggi. Contemporaneamente nasce un altro genere ed ecco le figure ispirate a Picasso, a Matisse, al Surrealismo come la celebre Girls with Tear (1977) – prestata dalla Fondation Beyeler di Basilea– pretesti per rielaborare e riscrivere una storia dell’arte attraverso il proprio linguaggio, con cui interpretare immagini colte o popolari.
Nello studio dell’artista
Una serie di divertenti ritratti scattati da due protagonisti della fotografia d’arte italiana come Ugo Mulas e Aurelio Amendola, mostrano l’artista all’opera nel suo studio. È proprio questa carrellata su tutte le fasi del lavoro dell’artista a offrire una visione completa e in un certo senso inaspettata per quanti conoscono Lichtenstein solo per le immagini iconiche stampate all’infinito su poster e gadget. Ed è una piacevole sorpresa guardare Painting in landscape (1984), quadro dentro il quadro di un panorama dai colori decisi, ma dai contorni sfumati, come non ci si aspetterebbe dall’artista del “fumetto retinato”.
Gli altri Maestri Pop
Le importanti opere di Wahrol, Indiana e gli altri grandi autori di una epoca incredibilmente innovativa, capace allo stesso tempo di suscitare reazioni sdegnate e ammirazioni infinite, completano questo excursus nelle immagini popolari tradotte da cinema e televisione di cinquant’anni fa, nuovi idoli della società consumistica, capaci di trasformarsi in protagonisti di una nuova forma artistica. Una mostra interessante e curiosa nella cornice magnifica della residenza e del parco della Fondazione Magnani-Rocca.
Info
Dove. Fondazione Magnani-Rocca, Via Fondazione Magnani Rocca, 4, 43029 Mamiano, Traversetolo (PR)
Quando. Dall’8 settembre al 9 dicembre 2018
Orario. Da martedì a venerdì 10-18 (la biglietteria chiude alle 17). Sabato, domenice e festivi 10-19 (la biglietteria chiude 18)
Ingresso. 10 €, 5 per le scuole
Prenotazioni gruppi. Tel. 0521 848327/848148. info@magnanirocca.it
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