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Quante volte si può mangiare l’avocado? Ecco la risposta

L’avocado è un alimento che si usa nelle ricette di moltissime cucine etniche, partendo da quella messicana e arrivando a quella giapponese ma la cosa interessante è che è sempre più diffuso anche sulle tavole degli italiani. Dalla colazione, al pranzo o perfino alla cena, l’avocado viene consumato anche nel nostro Paese e in quantità piuttosto grandi dato che spesso si usa mangiarlo sotto forma di insalata o come ingrediente di piatti a base di riso.

Dato che si tratta di un alimento diventato ormai piuttosto comune, ci viene da chiederci qual è la giusta quantità di avocado che si può (o si deve) consumare e lo vedremo insieme in questo articolo. L’avocado è un frutto altamente energetico e ne esistono talmente tante varietà che arrivano fino a 100.

Dal punto di vista botanico sappiamo che il frutto dell’avocado è una drupa, esattamente come la pesca, l’albicocca, la ciliegia, ma anche l’oliva e la noce di cocco e le piante che generano questo delizioso frutto sono anche in grado di vivere fino a 200 anni. Come detto prima, esistono più di cento varietà di avocado ma la più diffusa è sicuramente la Hass che deriva da un tipo di albero innestato.

Questo frutto può arrivare a pesare fino ad 1 kg e la sua maturazione può avvenire soltanto dopo che il frutto stesso è stato raccolto. Ecco allora spiegato il motivo per cui i frutti che si trovano in commercio sono in genere molto duri e non possono quasi mai essere consumati subito. 

Avocado: quante volte si può mangiare?

Come abbiamo già detto sopra, si tratta di un frutto altamente energetico e particolarmente ricco di grassi monoinsaturi, mentre la componente di grassi saturi è invece modesta. Questo frutto è ricco di omega 9, ovvero degli stessi acidi grassi che sono presenti nell’olio d’oliva ed è un alimento che si inserisce davvero molto bene nel contesto di una dieta sana.

L’attenzione, però, deve essere posta sul suo elevato apporto calorico dato che frutto intero di media dimensione può apportare da solo fino ad una quantità di 500 calorie. Tutto questo significa che questo frutto è da aggiungere alla dieta come sostituzione e non come aggiunta ad altri alimenti.

Per fare un esempio più pratico, se in un’insalata sarà presente mezzo avocado, non è opportuno aggiungere l’olio. E’ doveroso ammettere che questo frutto aiuta il corpo ad assorbire le vitamine liposolubili che vengono introdotte con i pasti per cui aggiungerlo all’insalata aiuta ad assorbire le vitamine dalle verdure più fresche.

Ad ogni modo, però, in una dieta ipocalorica, non è consigliato superare il mezzo cucchiaio di avocado al giorno e inoltre sarebbe meglio astenersi del tutto dal suo consumo se si sta seguendo una dieta a basso contenuto di Fodmaps.

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