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Piplantri: auguri e figlie femmine

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Piplantri: auguri e figlie femmine

[b]di Federico Klausner[/b]

Speriamo che sia femmina. Accade a [b]Piplantri,[/b] in [url”Rajasthan”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=76638&typeb=0&Pozzi-a-gradini-in-India-l-utile-che-diventa-arte[/url], nel nord dell’India, Paese in cui la nascita di una figlia non è particolarmente apprezzata. Ma questo villaggio viaggia controcorrente e ogni volta che nasce una bambina per onorarla [b]la comunità pianta 111 alberi[/b], della cui cura si fa carico fino alla sua maggiore età. L’iniziativa, partita nel 2006 per volere dell’allora sarnpach (capo villaggio) Shyam Sundar Paliwal, in ricordo della figlia morta prematuramente, ha convertito Piplantri in [b]una vera [url”oasi”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=75347&typeb=0&Israele-talassoterapia-e-benessere-[/url][/b], inconsueta per una regione arida come il Rajasthan.

[b]250.000 ALBERI[/b]

Negli anni sono stati piantati oltre 250.000 alberi, tra cui alberi da frutto come manghi, e amla, utilizzato in molti preparati ayurvedici, neem , noti per le loro proprietà medicinali, e sheesham , importanti alberi da costruzione, estremamente resistenti e inattaccabili dai tarli.

[b]PATRIMONIO NON MATRIMONIO[/b]

Insieme agli alberi la collettività raccoglie 21.000 Rp. (ca 310 € non pochi se si pensa a un reddito pro capite annuo di 2500 €) e 10.000 dai genitori, depositandole su un conto vincolato fino al compimento dei 20 anni. In cambio i genitori firmano un atto con il quale si impegnano a non dare la bambina in sposa fino al suo diciottesimo anno, l’età legale, per assicurarle una adeguata istruzione.

[b]UN COMPORTAMENTO VIRTUOSO[/b]

Di questo comportamento virtuoso non beneficia solo la bambina, ma l’economia del villaggio. Se la deforestazione e le attività di estrazione di minerali avevano condotto alla [b]desertificazione[/b] dell’area, tanto che l’altezza della [b]falda[/b] era a 200 metri di profondità, oggi, grazie alla ritrovata fertilità della terra, è risalita a soli 3 metri. Inoltre, per tenere lontane le termiti, intorno agli alberi sono state piantate 2.500.000 [b]Aloe Vera[/b], che poi, processate e commercializzate sotto forma di gel, succhi e unguenti, si sono rivelate una importante risorsa per l’economia della comunità, della quale si occupano le donne. Partendo dall’eco-femminismo Il villaggio di Piplantri si è dato anche una serie di regole per proteggere la comunità e l’ambiente: sono stati vietati il consumo di alcool, la deforestazione e la macellazione di animali per soli fini religiosi. Il risultato è che, negli ultimi 8 anni, la cittadina di 8’000 abitanti non ha avuto nessun atto criminale.

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