di Francesca Spanò | @francynefertiti
A cavallo tra le epoche con lo sguardo immerso su paesaggi rurali, grandi città e piccoli villaggi carichi di verde. L’Occitania è un altro angolo gioiello di Francia, ricco di un’infinita diversità di panorami e di peculiarità architettoniche, tradizionali e gastronomiche. Con la sua posizione privilegiata nel cuore del sud-ovest del Paese, rappresenta una destinazione di vacanza perfetta per un tour adatto a tutti.
Un itinerario che resta nel cuore e nei ricordi
Girare l’Occitania equivale a stimolare tutti i sensi: dal gusto con la sua deliziosa cucina, alla vista con i suoi scenari, fino all’udito con i suoni di una natura viva e interessante più che mai. Le suggestioni non sono risparmiate dalle cime grandiose dei Pirenei, al Chaos di Montpellier-le-Vieux, all’immagine da cartolina di Gavarnie e di Troumouse, passando per il calmo altopiano dell’Aubrac e dal romantico Canal du Midi.
Sport e passeggiate
Le ricchezze naturali dell’Occitania, permettono di praticare passatempi sportivi come l’escursione, lo sci, il kitesurfing e il windsurf, ma per chi cerca cultura e architettura, non mancano città come Albi e il museo Toulouse- Lautrec, Cahors ha il ponte Valentré, poi c’è la spettacolare Carcassonne con le sue mura imponenti, Cordes-sur-Ciel con le case gotiche e Foix con il castello medievale. Da non dimenticare, ovviamente, città stupende come Nimes con le sue vestigia romane, Narbonne, Tolosa e Lourdes con i suoi santuari. Lungo la regione, molto particolari sono poi paesi come Lagrasse, Najac, Penne, Castelnou o, ancora, antichi centri medievali come Lauzerte e Saint-Clar. Gli amanti della storia, possono perdersi tra le rovine dei castelli catari a Peyrepertuse, Puilaurens e Quéeribus. Tra i passatempi migliori per chi resta in Occitania per un periodo più lungo, sono le feste tradizionali e i mercati dove acquistare il purè al formaggio “aligot”, il formaggio “roquefort”, lo spezzatino di Limoux e il miele delle Cevenne, tanto per citarne qualcuno.
Tour dell’Occitania: dove andare, cosa vedere
L’Occitania è luogo di silenzi e bellezza, di passato segnato nei ruderi di palazzi e fortezze e di terrazze fiorite con vista.
Tolosa
Dal Municipio con la facciata neoclassica, alla basilica di Saint-Sernin, con la sua Arte Romanica e, poi, il convento gotico dei giacobini e la splendida dimora rinascimentale oggi diventata hotel Assézat. Una città da segnare sicuramente tra quelle da visitare in questo tratto di Francia.
Albi
Merita un giro, soprattutto per scoprire la cattedrale di Sainte-Cécile, un vero capolavoro di arte gotica, con la più grande collezione di dipinti italiani del Rinascimento eseguiti in Francia.
Nimes
Qui ci si immerge completamente nel passato a partire dal suo anfiteatro, che resta il migliore tra quelli conservati nel mondo di origine romana. Bello anche il Museo della Romanità e il Castellum Aquae, perfetto punto d’arrivo dell’acquedotto.
Un salto nel passato, al tempo dei Catari
A cavallo tra presente e passato, si può sbirciare all’epoca del Medioevo, giungendo a Carcassonne, con le sue mura punteggiate da 52 torri e la sua atmosfera suggestiva. E che dire di Montpellier con il suo dedalo di stradine e di Rocamadour, su una scogliera sopra il canyon Alzou.
© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA