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I Fiori di Arienti nei chiostri di S. Eustorgio

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I Fiori di Arienti nei chiostri di S. Eustorgio

Foto D. Bozzani

di Daniela Bozzani

Stefano Arienti, tra gli artisti più affermati della sua generazione, porta il suo personalissimo modo di concepire l’opera d’arte nei Chiostri di S. Eustorgio a Milano. Il complesso appare particolarmente appropriato al modo di lavorare di Arienti. Appassionato di ogni genere di classificazione, sempre impegnato in un’archeologia del quotidiano dove i materiali si trasformano, le immagini, manipolate, nascondono l’originale per tramutarsi in altro, Arienti, nel suo modo gentile, allestisce una coinvolgente installazione divisa in tre parti tra loro connesse.

Foto D. Bozzani

I fiori nel Cimitero Paleocristiano

Partendo dal tema della necropoli di martiri cristiani e quindi, per estensione, da un’idea antropologica e dalla pratica perdurante del culto dei morti, Arienti impregna il Cimitero Paleocristiano di fiori dipinti a tempera su carte. Una fotografia scattata ai fiori lasciati sul bordo di una strada, ricordo di un incidente mortale, incide sugli antichi muri nuove ferite che l’uso sapiente di comuni tessere di puzzle sembra ancora far sanguinare.

 

Foto D. Bozzani

I fiori famosi nella rilettura di Arienti

I fiori del titolo della mostra sono anche le riletture di fiori famosi. Il pongo, steso come colore che si fa materia, la foglia d’oro e d’argento che trasforma i Girasoli e gli Iris di Van Gogh, Monet e Renoir, guardano alla continuità tra pittura di natura morta e icone sacre. E ancora le fotografie di fiori tagliate e ricucite o rivestite dai puzzle che comunicano la lentezza, la precisione, il piacere del creare un commento alla spiritualità, quasi una sorta di meditazione creativa. Ai fiori si interfacciano i Tappeti tinti in rosso e in nero e i Cortei dei Magi (da Romanino e da Michelino da Besozzo) in inchiostro oro e argento su teli antipolvere. Le opere si scoprono, con un senso di meraviglia in un crescendo emozionale.

Foto D. Bozzani

Il Compianto sul Cristo Morto

La terza parte della mostra ha luogo nelle sale del Museo Diocesano Carlo Maria Martini dove è stato esposto il Compianto sul Cristo Morto di Altobello Melone recentemente restaurato e proveniente dall’Arcivescovado di Milano. Arienti commenta questa opera con la stessa tecnica dei Cortei dei Magi. Sul retro della tela di Melone si apre una stanza sulle cui pareti i teloni di plastica “ricalcano” in oro e in argento alcune linee salienti della tela del 1500. Ne emerge una sorta di sinopia contemporanea, non un prima, ma un dopo dell’opera, che include anche un accenno alla possibilità che gli agenti futuri la disgreghino.

INFO

Titolo: Fiori di Stefano Arienti

Dove: Chiostri di Sant’Eustorgio e Museo Diocesano, Piazza Sant’Eustorgio 3, Milano

Quando: dal 26 marzo al 5 maggio

Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 18. Il Museo Diocesano dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude alle 17.30.

Biglietto: 10€

Info: Chiostri di Sant’Eustorgio

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