di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un compito, un rito, un’abitudine, che rende il villaggio di Mawlynnong il più pulito dell’Asia. Si trova in India e qui a nessuno è concesso sporcare o lasciare che l’area cada in rovina. Potrà sembrare un atteggiamento eccessivamente rigido da parte di chi è a capo della zona, eppure ormai tutti sono abituati e ben felici di fare la loro parte per rendere accogliente non solo la propria casa.

Un angolo di mondo curioso

Dai bambini alle nonne, la storia si fa seria: 95 famiglie e circa 600 persone non gettano rifiuti e curano la vegetazione come poche. Il piccolo borgo di Meghalaya’s East Khasi Hills, è molto aperto al turismo ma tutti sono avvisati. Ognuno deve contribuire all’armonia locale. Eppure quella che sembrerebbe quasi una mania, ha in realtà delle terribili radici storiche. Le stesse che non sono riportate certo nel cartello di bambù che campeggia all’entrata del pittoresco villaggio e che saluta i visitatori. Nell’Ottocento, qui, una grave epidemia di peste uccise quasi tutti, provocando dolore e sofferenza. Un’esperienza che ha segnato profondamente chi è rimasto. Furono per primi i missionari a spiegare come l’igiene poteva prevenire queste cose e da quel momento, le regole in materia sono diventate ferree.

Un gruppo unito e solidale

La popolazione vive di agricoltura e le case sono in bambù, ma nel giorno libero bisogna tassativamente dedicarsi alla manutenzione di strade, capanne e verde. Evitando, ovviamente, di gettare indiscriminatamente l’immondizia nei centri abitati. Non mancano, però, gli hobby: quando tutto è a posto, vengono organizzati dei piccoli tornei di calcio che interessano più o meno tutti. E il divertimento è assicurato.

Mawlynnong ha guadagnato con il tempo i suoi titoli. Così, nel 2003 è stato dichiarato il villaggio più pulito dell’Asia e nel 2005, il più pulito dell’India. Ormai, in pratica, è quasi un posto leggendario conosciuto ben oltre i confini nazionali.

Come vengono organizzati i turni di pulizia?

Ai bambini tocca lo svuotamento dei cassonetti e della separazione dei rifiuti organici dai rifiuti combustibili. Tutto ciò che è biodegradabile viene sepolto e il resto allontanato dal centro abitato. Una grande forma di civiltà che, probabilmente, dovremmo prendere ad esempio.