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Piante aromatiche: ecco come coltivarle senza farle mai morire

Le piante aromatiche, con molta probabilità, sono presenti sui balconi di moltissime persone in quanto utilizzarle in cucina è un ottimo modo al fine di insaporire ogni piatto. Tuttavia, non sempre è facile farle durare nel tempo, specie per chi non ha proprio un pollice verde. Per evitare che le piante secchino, si ingialliscano e che alla fine muoiano è fondamentale prendersene cura in modo decisamente adeguato.

Uno dei dubbi più comuni quando ci si appresta ad occuparsi di una pianta è soprattutto quando essa debba essere innaffiata. Per quel che riguarda le piante aromatiche, ad eccezione dei mesi più caldi (quindi luglio e agosto), la cadenza giusta è giusto un paio di volte a settimana, meglio ancora se al tramonto o all’alba.

Possiamo dire che questa regola è abbastanza universale e vale per la maggior parte per le piante aromatiche, fatta eccezione del basilico e di altre pochissime piante che hanno regole specifiche e un po’ diverse fra di loro. Attenzione però anche al terreno, che deve essere drenato ma non fradicio in quanto le radici, essendo molto sottili, se vengono annaffiate eccessivamente rischiano di marcire e di conseguenza di far morire la pianta.

Piante aromatiche: come coltivarle e non farle morire?

Una cosa molto utile in questo senso è piantare varie piante nello stesso vaso dato che ognuna di loro rilascia dei nutrienti che possono nutrire quelle vicine e generare in questo un vero e meraviglioso scambio di benefici. Anche in questo caso specifico però, sarebbe meglio isolare il basilico e la menta, perché sono piante che tendono a prevalere sulle altre. 

Prendendo in esempio il basilico vediamo che è una delle piante aromatiche che richiede più attenzioni fra tutto ma questo non vuol dire di certo che sia difficile occuparsene. Anche se si pensa spesso soltanto alla sua versione verde più comune, in realtà è bene precisare che ne esistono di diverse tipologie tra cui quella viola, bianca, siciliana, dolce e moltissime altre.

Una classica pianta annuale è il prezzemolo, che ha il proprio picco tra i mesi di aprile e di ottobre morendo poi alla fine dell’autunno. Per prima cosa, se si vuole allungare la vita a queste piantine è importante eliminare  i fiori quando compaiono perché in questo modo si può ritardare la fioritura posticipando il momento della loro morte.

Questa è una piantina che ama il sole ma che deve essere innaffiata piuttosto spesso al contrario di quel che accade invece con altre varietà aromatiche, dato che le foglie mosce in questo caso sono un vero e proprio segnale inequivocabile di disidratazione.

Per assicurarsi che non soffra e che sia in grado di sopravvivere fino al momento della sua morte naturale è fondamentale raccoglierlo nel modo corretto non strappando le foglie a caso ma cimarle, quindi prenderle dal picciolo e staccarle delicatamente procedendo dall’alto al basso.

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