di Francesca Spanò | @francynefertiti

Luoghi da sogno che hanno un compito importante da portare avanti: puntare su un [b]livello basso di emissioni[/b] ed essere, dunque, più [b]green[/b] possibile. In questo senso, in primo piano c’è da tempo Reykjavik, in Islanda che di recente ha attirato l’attenzione degli esperti, con relativo riconoscimento ai City climate leadership award.

Le metropoli a tema verde puntano, come nel caso di questo affascinante luogo, ad esempio, all’energia eolica, ma gli occhi sono rivolti pure sulla depurazione delle acque e sul fotovoltaico. A [b]Reykjavik[/b] in particolare, il trasporto pubblico funziona a idrogeno ed è veramente poca l’energia elettrica prodotta dai combustibili fossili. In Svezia, invece, c’è [b]Malmo[/b] che ha investito negli ultimi anni sull’edilizia a risparmio energetico, senza dimenticare che qui è stato costruito il terzo più grande parco eolico al mondo.

Notevole è poi [b]Vancouver[/b] in Canada che entro il 2020 dovrebbe lavorare su una totale integrazione con l’ecosistema a livello mondiale. Può contare su parchi verdi e molta vegetazione. Se il fatto che [b]Copenaghen[/b] sia la prima città con la Danimarca in testa a promuovere una perfetta legislazione ambientalista è cosa nota, [b]Amburgo[/b] da anni si inserisce fra le zone più impegnate in tal senso. Quasi a sorpresa, però, in questo quadro spunta [b]Bogotà[/b] in Colombia che ha messo in atto delle politiche di tutela ambientale che partono dal trasporto di massa, dalla rivitalizzazione e trasporto di massa, fino alla manutenzione delle aree verdi.

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