di Francesca Spanò | @francynefertiti

Metro fantasma che negli anni sono tornate a vivere, in un progetto di rinascita e rivalutazione che ha reso Parigi all’avanguardia nel settore. In questo modo le stazioni abbandonate hanno mantenuto la loro forma originaria, ospitando però piscine, teatri e ristoranti. Un fascino nuovo e un regalo restituito alla comunità.

Una felice intuizione

Quest’idea geniale, ha fatto parte del programma politico di Nathalie Kosciusko-Morizet, che ha commissionato allo studio OXO Associates una serie di rendering delle stazioni. Molto d’effetto quelle che aggiungono alle aree in questione un tocco di verde, con giardini e siepi. In tutto le stazioni in disuso erano 16 e molte delle metropolitane parigine erano inagibili dal secolo scorso. Si parla addirittura di un periodo di costruzione compreso tra il 1930 e il 1970. In qualche caso, dopo la fine dei lavori non è mai avvenuta inaugurazione e apertura. Ancora, un primo modo di sfruttarle è stato quello di utilizzarle per la tv e il cinema: si sono moltiplicati così gli eventi legati a campagne pubblicitarie e pellicole. Ora, invece, vengono restituite alla comunità come nuove, ma in versione del tutto diversa. Anno dopo anno, mese dopo mese cambiano volto e servono anche per puntare i riflettori sui diversi quartieri della città dove i servizi sono pochi e andrebbero potenziati.

I lavori in realtà sono già partiti da qualche anno, ma non sono terminati. Si tratta di un vero work in progress che si arricchisce e che regala spunti anche ad altri Paesi, con il medesimo problema. Anzi, proprio nella capitale della Francia continuano i bandi rivolti ad architetti e progettisti, per acquisire sempre originali info su come ogni angolo dimenticato potrebbe diventare un luogo di ritrovo pieno di vita.

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