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La casa delle Letterature, nel cuore di Roma

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La casa delle Letterature, nel cuore di Roma

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Monumenti, storia, ma anche sorprese. Di quelle che Roma sa regalare a turisti e cittadini inaspettatamente, soprattutto se sanno apprezzarne il genere. Ecco che, dunque, un rifugio perfetto nelle giornate uggiose o quando ci si vuole rilassare tra i libri, può essere la Casa delle Letterature, che si trova all’altezza di Piazza della Chiesa Nuova. Nell’Oratorio dei Filippini c’è questo piccolo tesoro, dove vengono continuamente organizzati degli eventi a tema.

Il complesso fu voluto nel Seicento dalla Congregazione di San Filippo Neri e doveva servire per diffondere l’educazione alla fede cristiana. I fedeli aumentavano e servivano altre strutture, tra le quali un oratorio, un convento e una biblioteca. Erano ottime soluzione queste, per fungere da supporto alle attività svolte nella vicina chiesa di Santa Maria in Vallicella. Le richieste per la realizzazione erano precise: non dovevano essere utilizzati materiali pregiati, ma comuni mattoni per ottenere comunque l’effetto.

La storia della Casa delle Letterature e dell’Oratorio

Poco dopo l’inizio dei lavori, si occupò di proseguire Francesco Borromini, che in 14 anni terminò la facciata di tutto il palazzo. Lo stesso si era già fatto notare nella realizzazione del campanile della Chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, sempre con i medesimi materiali. Per i mattoni furono comunque scelti colori differenti, dal giallo paglierino, al rosato, al rossastro e giunture in malta diverse. I passanti, insomma, non potevano non notare il risultato, anche se il Borromini interruppe il lavoro improvvisamente per conflitti con la congregazione. Lasciando di fatto il posto a Camillo Artucci. Dopo essere stato requisito dallo Stato nel Novecento tornò ai Filippini e l’oratorio e la Biblioteca Vallicelliana furono acquistati Comune di Roma e per trent’anni furono sede di tribunali. Dal 1922 fu anche sede dell’Archivio Storico Capitolino e, dagli anni ’30, dell’Istituto Storico Italiano per il Medioevo. E, infine, dal 2000 c’è la Casa delle Letterature. Qui si viene accolti da un silenzio irreale, tra libri storici, monografie e testi antichi che fanno parte del Fondo Enzo Siciliano e qualche manoscritto si può pure prendere in prestito.

Si può inoltre prendere parte alle mostre temporanee, alle presentazioni di libri e ai laboratori di lettura e di scrittura, a pochi passi dal Rione Regola.

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