di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un volo fino in Estonia alla ricerca di una zona particolare, anzi di un quartiere unico. Si trova alla periferia di Tartu ed è sospeso nel tempo. Prende il nome di Supilinn. Lo stesso appellativo, letteralmente tradotto, è detto Soup Town per via delle sue strade che riportano tutte la denominazione di un ortaggio. Potreste trovarvi, quindi, nella via dedicata alle patate, ai fagioli, ai piselli, fino a formare un vero e proprio minestrone.

Sorge a nord del centro abitato locale ed ha davvero una dimensione minuscola. Supilinn, del resto, è famosa pure per altri motivi. Si tratta di una ex baraccopoli con condomini in legno.

I segreti di Tartu

Si tratta di una città universitaria che sorge sul fiume Emajõgi, per cui è cosmopolita e carica di giovani. La sua realtà è interessante e in continuo movimento e si moltiplicano le manifestazioni a tema. Una vera e propria capitale intellettuale estone tra locali alla moda e vie eleganti del centro. Negli stati baltici questa è la parte più antica e la seconda città dell’Estonia e nel 1030 veniva già detta “Atene del Fiume Emajõgi”. Aveva uno spirito anticonformista e nel 1632 fu fondata la sua università. Da qui sono diventati famosi scienziati e studiosi di fama internazionale, come il biologo baltico-tedesco Karl Ernst von Baer e il semiotico e linguista russo Juri Lotman, fondatore della culturologia.

C’è pure una leggenda curiosa legata a Tartu. Si dice che un fantasma vi si aggiri e con i suoi incantesimi cerchi di far restare per sempre i visitatori. Se non ci riesce, prova comunque ad ammaliare per invogliare a ritornare. Fino a Supilinn appunto, la “città della zuppa” tra giardini e casette romantiche, dove la strana presenza sembra arrivare. Chi si trova qui, infine, può anche concedersi una visita culturale negli oltre venti musei, a dimostrazione che si tratta di un centro abitato perfetto pure per le famiglie.

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