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Cosa vedere e fare a Berlino, la città del Muro che non c’è più

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Cosa vedere e fare a Berlino, la città del Muro che non c’è più

di Devis Bellucci | @devisbellucci

Ogni città ha la sua canzone. Quella in cui Lucio Dalla cita Berlino è surreale, malinconica e disperata. Proprio come nel titolo, Disperato erotico stomp. E qui il celebre cantautore bolognese racconta che Berlino “era un po’ triste e molto grande”. Siamo negli anni ’70, quando la città è divisa dal Muro in due mondi che si parlano a malapena, la gente dell’est beve Vita Cola e sogna di comprarsi una Trabant, che a guardarla in foto ricorda un po’ la Bianchina del ragionier Fantozzi.

Oggi del Muro non rimane quasi nulla e il volto di Berlino è profondamente cambiato. Chi la visita, di solito, ne rimane entusiasta e la descrive come un affascinante mix di arte, storia, modernità e culture. In tutto questo – può sembrare un paradosso – si fa largo nel cuore di alcuni Tedeschi della defunta DDR il rimpianto per i tempi che furono. La chiamano Ostlagie, ossia “nostalgia dell’est”. Non ci credete? Allora, capitando a Berlino, fate un salto al DDR Museum e date un’occhiata all’espressione di tanti vecchi mentre mostrano ai nipoti i cimeli di quel loro mondo che non esiste più. Ma andiamo con ordine, perché nella capitale della Germania le cose da vedere sono davvero tante.

I must da non perdere a Berlino

  • Torre della Televisione e Alexanderplatz: Coi suoi 368 metri di altezza, la Torre della Televisione di Berlino è la più alta costruzione della Germania nonché uno dei simboli della città. Se la giornata è limpida, consigliamo di salire sulla piattaforma panoramica per ammirare una vista a dir poco straordinaria. Sulla sommità c’è anche un ristorante che ruota lentamente sul proprio asse, regalando ai visitatori seduti ai tavoli uno scenario che cambia tra una pietanza e l’altra. Chi soffre di vertigini può accontentarsi di guardare la Torre dal basso passeggiando per Alexanderplatz, la più affascinante piazza cittadina che in passato costituiva il cuore di Berlino est.
  • Porta di Brandeburgo: Si trova nel quartiere Mitte, sul lato occidentale di Pariser Platz, ed è un altro dei simboli della città a cui i Berlinesi sono molto affezionati. Pare che l’architetto che l’ha progettata si sia ispirato ai propilei dell’acropoli di Atene. Fino al 1989 il Muro passava vicino alla Porta, relegandola nel lato est della città.
  • Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa: È costituito da 2711 stele di calcestruzzo di varie altezze, colorate in grigio scuro e allineate su una superficie di 19.000 m2. Camminando tra i blocchi ci si sente presto fagocitati in un labirinto onirico, privo di riferimenti, dove la prospettiva cambia continuamente. L’ingresso è gratuito e si può accedere da qualsiasi punto sul perimetro.
  • Postdamer Platz: Questa piazza è il fulcro di uno dei quartieri più moderni di Berlino, con centri commerciali, teatri, casinò, cinema multisala, alberghi e anche un museo dedicato al cinema. Davvero stupefacente la copertura a forma di ombrello del Sony-Center e la vista che si gode dalla terrazza della Kollhoff Tower.
  • East Side Gallery: Visitando per la prima volta Berlino, di solito uno si domanda dove fosse il Muro e se ne sia rimasto in piedi qualche tratto. Ebbene, la porzione di Muro superstite più lunga si trova tra l’Ostbahnhof e l’Oberbaumbrücke ed è stata trasformata nella più grande galleria a cielo aperto del mondo. Decine di artisti provenienti da ogni paese hanno decorato con le loro opere i 1316 metri di quello che fino agli anni ’80 era il simbolo della Guerra Fredda, rendendolo un tripudio di colore e fantasia.
  • Memoriale del Muro di Berlino: Questo tratto di muro, situato in Bernauer Straße all’angolo con Ackerstraß, è assai meno “peace and love”dell’East Side Gallery, e rende bene l’atmosfera che aleggiava attorno al Muro originale dove, ricordiamo, erano presenti torrette di guardia, filo spinato e soldati pronti a colpire chiunque cercasse di superare il confine. Fanno parte del Memoriale un Centro di Documentazione e una Cappella.
  • Palazzo del Reichstag: Inaugurato nel 1894, è la sede del parlamento tedesco dal 1999. È sormontato da una cupola di vetro, visitata ogni anno da moltissimi turisti. La fila per salire può essere piuttosto lunga, ma ne vale la pena: dalla sommità la vista spazia sul quartiere governativo e sulla nuova e futuristica stazione dei treni, mentre sotto i vostri piedi sono al lavoro i delegati del Bundestang tedesco (visibili pure loro attraverso il tetto di vetro).
  • Chiesa della Memoria: Questa chiesa, non lontano dallo zoo, fu quasi completamente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale, ma si decise di lasciarne in piedi almeno una parte. Oggi, accanto alla torre nerastra dell’antica struttura sorge un nuovo complesso di forma ottagonale, edificato tra gli anni ’50 e ’60. Le pareti della chiesa attuale contengono migliaia e migliaia di inserti in vetro blu, che colorano gli interni con una magica penombra.

I musei più belli

  • L’isola dei musei. Si chiama così la parte settentrionale dell’isola della Sprea nel quartiere Mitte, delimitata dal fiume Sprea e dal canale omonimo. Il nome deriva dalla concentrazione di musei di importanza internazionale che sorgono in quest’area, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999. Se amate l’arte e l’archeologia ne avrete per giorni. Tra le tante opportunità di visita ricordiamo il Museo di Pergamo(Pergamonmuseum), uno dei più importanti musei archeologici del mondo, in cui sono esposti l’altare di Pergamo, la Porta del Mercato di Mileto e la Porta di Ishtar della città di Babilonia; il Neues Museum(museo nuovo) con la sua collezione di antichità egizie che comprendono il celebre busto della regina Nefertiti; il Bode-Museum,riaperto nel 2006, con la sua ala di antichità bizantine, il gabinetto numismatico e la Pinacoteca.
  • Museo di Scienze Naturali: Se avete dei bambini al seguito, non perdetevi questo classico museo dedicato alla zoologia, alla paleontologia e alla geologia, con migliaia di reperti esposti tra minerali e preparati anatomici di animali. L’entusiasmo dei più piccoli inizia già all’ingresso, dove fanno bella mostra di sé alcuni giganteschi scheletri di dinosauro. Quello del colossale Brachiosaurus brancai, alto 13 metri e lungo 23, è uno dei più grandi al mondo.
  • DDR-Museum: Dedicate qualche ora a questo (solitamente affollatissimo) museo nato per raccontare la vita quotidiana nella Repubblica Democratica Tedesca. Si tratta di un vero tempio dell’ Ostlagie, la “nostalgia dell’est”, che tuttavia suscita emozioni contrastanti in chi fu testimone di quel lungo periodo fatto non solo di abitudini, oggetti e sapori che non esistono più, ma anche di oppressione, paura e razionamento dei generi alimentari.
  • Stasimuseum: La visita a questo museo nel quartiere Lichtenberg, dunque un po’ decentrato, è senz’altro complementare a quella del DDR-museum per avere una retrospettiva sulla vita ai tempi del Muro. L’esposizione è ospitata nei locali dell’ex Ministero per la Sicurezza di Stato, comunemente conosciuto come Stasi, la principale organizzazione di spionaggio e sicurezza della Repubblica Democratica Tedesca. L’arredamento dei locali è quello originale degli anni ’60; tra i cimeli in mostra, fotografie, telecamere nascoste e microspie per catturare la quotidianità dei cittadini sospetti. Magari prima del viaggio, per avere un’idea dell’attività della Stasi, guardate il film Le vite degli altridiFlorian Henckel von Donnersmarck.
  • Topografia del Terrore: Nei luoghi che un tempo costituivano il cuore del potere nazionalsocialista e delle SS, è stata allestita una toccante mostra a cielo aperto che ne testimonia i delitti e le atrocità. Sono presenti installazioni multimediali e grandi tabelloni che raccontano le vicende dei combattenti della resistenza e dei politici condannati a morte. Ingresso gratuito.

Alcune cose da fare

  • Una buona colazione seduti in un caffè: Il patrimonio cittadino in tal senso è sterminato e va dai locali eleganti, dove assaporare un po’ di atmosfera della vecchia Berlino, a quelli più moderni, perfetti per un colpo d’occhio mattutino su piazze e incroci animati da un frenetico viavai. Citiamo tra gli altri il No Fire No Glory, che serve fantastici caffè e cappuccini, croissant freschi, brownies e cookies, il Café Kalwil – ambiente curatissimo, ottimo caffè e servizio all’altezza – e, per chi desidera la miglior tradizione viennese, il Café Einstein, perfetto anche per il pranzo.
  • Andar per mercatini: Vi piacciono i mercatini delle pulci? Allora fate una passeggiata al Parco del Muro (Prenzlauer Berg/Eberswalder Str.) la domenica, oppure sempre di domenica a Boxhagener Platz, un mercato molto frequentato dagli studenti che vivono in zona, o ancora al Trödelmarkt Am 17. Juni (Charlottenburg/Strasse des 17. Juni), aperto il sabato e la domenica. Qui troverete veramente di tutto, dall’abbigliamento nuovo e usato all’antiquariato fino a un vasto catalogo di… cianfrusaglie!

Se amate la musica, fate un salto da Platten Pedro, una vera istituzione nonché enciclopedia del vinile da Mozart ai Metallica. Parliamo di centinaia di migliaia di singoli: un vero paradiso per i collezionisti.

Se anche voi siete nostalgici della DDR, andate a Intershop2000, non lontano dalla East Side Gallery nel quartiere Friedrichshain-Kreuzberg. Troverete in mostra e in vendita praticamente tutto quello che avreste trovato in una casa ai tempi del Muro, stoviglie e portauova inclusi.

Se vi piacciono i videogiochi, a Berlino c’è un museo interamente dedicato a console, joystick, occhiali 3D, Tetris, Pac-Man e via dicendo? Tutta la storia dell’era digitale declinata al gioco su un’esposizione di 600 m2, con tanti videogiochi storici da provare per tornare alla nostra infanzia.

Con un giorno in più: A soli 35 km da Berlino, comodamente raggiungibile in treno col trasporto urbano, sorge il memoriale del campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, uno dei più grandi sorti in Germania. Al termine della guerra venne impiegato per accogliere 60.000 prigionieri di guerra tedeschi, molti dei quali morirono per malattie e malnutrizione. Oggi diversi edifici del campo e baracche sono stati ricostruiti.

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