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Nuotare nel ghiaccio: benessere o follia?

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Nuotare nel ghiaccio: benessere o follia?

di Federica Giuliani | @traveltotaste

In un Paese dove l’estate dura solo due settimane, è normale fare il bagno anche d’inverno. Accade nei Paesi del nord Europa, specialmente in [b]Finlandia[/b], dove hanno fatto di necessità virtù, creando tutta una serie di attività correlate al gelo, che caratterizza queste latitudini durante la lunga stagione invernale.

Dato che la temperatura in inverno è sempre sotto lo zero, anche la superficie del mare gela e per [b]fare il bagno[/b] è necessario ricavare dei buchi nello strato di ghiaccio. Questa pratica, infatti, si chiama proprio “avanto”, che letteralmente significa “buco nel ghiaccio”.
Con l’aiuto di una scaletta si scende fino a coprire le spalle, è infatti sconsigliato immergere la testa. L’acqua, inoltre, viene tenuta in movimento tramite una pompa di ricircolo, in modo da mantenere la temperatura di poco al di sopra dello zero.

[b]BENEFICI DEL NUOTO INVERNALE[/b]

Pare che nuotare nel ghiaccio contribuisca al benessere di corpo e spirito. Migliora la circolazione sanguigna, allevia i dolori a collo, spalle e schiena, aumenta la tolleranza al freddo e tempra lo spirito. È assolutamente sconsigliato, però, immergersi dopo aver assunto alcol.
Questa pratica è particolarmente apprezzata dalle persone anziane e tutti possono praticare il nuoto invernale. L’importante è che si abbiano gravi disturbi di cuore e respirazione: quando si entra nell’acqua gelata, infatti, il cuore viene messo temporaneamente sotto sforzo e i bronchi si contraggono. L’ipotermia sembra non essere un problema, invece. Un corpo immerso in acqua a 0°C impiega almeno mezzora prima di congelarsi; alcuni soggetti possono resistere anche un’ora.
Nel 2002 in Finlandia è stata fondata l’[i]Associazione di Nuoto Invernale[/i], che conta tredici club in tutto il Paese e organizza eventi sul tema.

[b]NON SOLO IN NORD EUROPA[/b]

Il nuoto invernale non è una passione solo europea. Lo scorso gennaio, infatti, si è svolta una gara ad Harbin, nella Cina settentrionale. La città è la più fredda del Paese e spesso è sferzata dai gelidi venti siberiani. Oltre settecento nuotatori hanno sfidato le acque per contendersi la vittoria; tra le prove era contemplato anche il tuffo.

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