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Tokyo sostenibile tra ramen, sushi e dolci vegani

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Tokyo sostenibile tra ramen, sushi e dolci vegani

di Francesca Spanò |@francynefertiti

Tokyo non è solo tradizioni, colore e architettura tipica. Uno degli aspetti più interessanti durante un viaggio da queste parti, è proprio il lato gastronomico e la sua infinita offerta culinaria. I visitatori possono scegliere tra ristoranti, caffè e izakaya, locale tradizionale dove si offre da bere insieme al pasto.

Mont St.Clair
Mont Saint Clair

Tokyo, la città con più ristoranti insigniti di stelle Michelin al mondo

L’obiettivo raggiunto dalla destinazione è ambizioso, anche se ha un impatto notevole sull’ambiente. Tuttavia, il governo locale ha fissato un ulteriore percorso per la città che prevede di diventare entro il 2030 leader nella sostenibilità, che passa anche per la cucina. Sono sempre di più, dunque, le strutture che si avvicinano a queste politiche, a cominciare dal The Prince Gallery Tokyo Kioicho. Il lussuoso hotel, che si trova nella zona di Akasaka, a breve distanza dal Palazzo Imperiale e dal Palazzo Akasaka. Qui, da qualche tempo, è possibile trovare una ricca offerta di piatti a base di ingredienti vegetali a chilometro zero, con verdure che giungono direttamente da Tokyo. Non solo hamburger, dunque, ma anche sushi vegano, senza pesce e carne.

UZU Vegan Ramen
UZU Vegan Ramen

Il ramen e le sue varianti

Un’altra specialità che spesso chi non consuma carne evita, è proprio il ramen. Nella sua versione tradizionale, infatti, la zuppa si prepara con brodo ristretto di pollo o maiale ed è insaporita con ingredienti come le scaglie di karsuobushi, cioè tonno essiccato. Le nuove scelte alimentari, però, sono accontentate dal ristorante Vegan Ramen UZU Tokyo, che sorge all’interno di teamLab Planets, museo immersivo di arte digitale nel quartiere di Toyosy. Qui si può preferire una zuppa totalmente vegana ricca di umami a base di latte di avena e salsa di miso e aromatizzata con zenzero e aglio.  Si immergono, dunque, tagliolini di medio spessore, fatti in casa con farina di grano Hokkaido e farina integrale biologica che arriva dalla città di Aya, nella prefettura di Miyazaki. Il piatto viene decorato con funghi, pomodori, broccoli verdure varie e una spolverata di sale al tè verde e pepe giapponese. Il menù del ristorante, inoltre, punta alla riduzione degli sprechi alimentari e all’economia circolare, con piatti sviluppati intorno agli ingredienti scartati nelle altre preparazioni.

Dolci e specialità

Chi vuole fare il pieno di calorie, può recarsi a Mont St.Clair, il negozio di Jiyugaoka diretto dal maestro pasticciere Hironobu Tsujiguchi, pluripremiato a livello mondiale. Tra le sue ultime creazioni c’è Légèreté, un cremoso tortino di cioccolato a base completamente vegetale, una delizia da gustare anche con gli occhi. Infine, un’altra grande novità nel campo della pasticceria è SO TARTE. Inaugurato il 17 giugno scorso contemporaneamente a Omotesando e Yoyogi Uehara, il negozio propone crostate per tutti, che prescindono dalle restrizioni o preferenze alimentari. Per la preparazione delle torte non vengono utilizzati: latte, uova o farina. E poi si utilizzano impasti senza glutinefrutta di stagione e creme sapientemente abbinate. I dolci potranno essere gustati nello spazio della caffetteria, in accompagnamento a una tazza di caffè biologico o di un bicchiere di vino naturale, all’insegna del mangiare sano e della sostenibilità. 

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