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Sei in possesso di queste 50 lire 1978? Valore da capogiro, ecco quanto

La lira italiana ha avuto un impatto così importante quanto considerevole da poter essere considerata oggi una delle monete a distanza di oltre vent’anni, maggiormente riconoscibili in senso assoluto, ovviamente da parte di chi ha avuto la possibilità di utilizzare la vecchia moneta italiana. Tra le emissioni più conosciute del 20° secolo, figura la 50 lire, diffusa per oltre mezzo secolo ed annate particolari come il 1978 hanno evidenziato anche un valore collezionistico importante.

Quanto può valere oggi una 50 lire del 1978? E perchè effettivamente può portare ad una valutazione maggiore rispetto ad altre monete?

La storia che si “cela” dietro alla moneta da 50 lire è molto interessante, e vale la pena metterla in evidenza.

50 lire del 1978, a quanto ammonta il valore? Ecco il dato: “Pazzesco”

50 lire 1978 valore

La 50 lire, così come la 100 lire è stata “figlia” di una necessità particolare, radicata dell’Italia del secondo dopoguerra, che ha visto la lira calare di potere d’acquisto, condizione che ha portato nuove monete ad essere concepite.

La 50 lire è divenuta famossisima per il suo sviluppo prolungato, iniziato nel 1950, fase di test che ha visto la prima grande produzione di queste emissioni dal 1954, produzione che è stata vasta fino al 1989, quando la 50 lire in questione, riconoscibile dalla forma di ritratto a figura intera del dio Vulcano, di spalle, è stata arrestata in favore della versione “piccola” comunque durata pochissimo.

Resta la versione “grande” della 50 lire ad essere facile da trovare ancora oggi, ma pur essendo decisamente facile da trovare anche in vecchi mobili ed abili, esistono pezzi ed annate particolari, come per l’appunto il 1978.

Diversi esemplari del 1978 presentano vari errori di conio, ad esempio i numeri dell’anno 1978 possono essere rovesciati o totalmente assenti: un collezionista ha messo in vendita un esemplare con la cifra “1” rovescita per oltre 800 euro ed è riuscito a guadagnare oltre 1000 euro dopo un’asta online.

Gli errori di conio non per forza certificano una rarità assoluta, soprattutto se non sono tali al 100 %, condizione che ha portato alcuni esemplari ad essere venduti per centinaia di euro solo se l’errore ossia la differenza è effettivamente stata concepita ” non di proposito ” durante la coniatura.

Esemplari con parti mancanti, se in condizioni eccellenti possono valere fino a 200 euro se presentano una forma di errore di conio “certificabile” come tale da un esperto.

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