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Shiraz: fasti e cultura dell’antica Persia

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Shiraz: fasti e cultura dell’antica Persia

di Federica Giuliani | @traveltotaste

[b]Shiraz[/b], città situata nella parte sud ovest dell’Iran, ha avuto una storia è difficile e complessa, che ha visto alternarsi popoli e decenni di splendore e di decadenza. È stata a lungo fulcro di commerci, che ne hanno arricchito la cultura già raffinata. Il clima mite, i giardini rigogliosi e la bellezza delle architetture ne hanno fatto una meta interessante da scoprire.

[b]STORIA DI SHIRAZ[/b]

Tavolette in lingua elamitica, ritrovate nella vicina Persepolis, testimoniano le radici antiche di Shiraz: risalgono a circa quattromila anni fa, quando veniva chiamata Tiracis.
Acquisì importanza nel VII secolo d. C., al tempo dell’invasione araba, diventando nel 641 d. C. un avamposto militare dei nuovi conquistatori per le loro ulteriori espansioni.
Dopo essersi abbellita come capitale dei Buwayhidi, una dinastia sciita che accettava la supremazia solo nominale del califfato degli Abbassidi, visse un periodo di decadenza con l’invasione mongola della Persia – avvenuta nel 1280 – per poi prosperare sotto i Safavidi (1501-1736). Alcuni dei più importanti monumenti della città risalgono a quando fu eletta a capitale da Karim Khan della dinastia “Zand” (1750–1794), come la cittadella.

[b]COSA VEDERE[/b]

Soprannominata “Casa del sapere”, Shiraz è conosciuta per il profumo dei suoi fiori e per il vino di cui oggi non c’è più traccia, ma anche per le splendide moschee e le tombe di amati poeti.

[b]Mausoleo di Hafez:[/b] Di forma ottagonale, sorge al centro di uno splendido giardino e rappresenta una meta molto apprezzata dai giovani che si rispecchiano nei versi d’amore dell’antico poeta. Il tema principale delle sue cinquecento ghazal, infatti, è l’amore, ma anche la [url”celebrazione del vino”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=77758&typeb=0&Marsala-da-importante-citta-punica-a-colore-dell-anno[/url], la messa a nudo dell’ipocrisia di coloro che si autodefiniscono guardiani, giudici ed esempi di rettitudine morale.

[b]Giardino del Paradiso:[/b] Classico esempio di giardino persiano, ospita probabilmente tra i più belli e alti cipressi del Paese. Nei [url”giardini”]http://travelglobe.it/Detail_News_Display?ID=74713&typeb=0&Giardino-botanico-di-pamplemousses-Mauritius-delle-meraviglie[/url] c’è anche un bel palazzo cagiaro risalente al XIX secolo, il Kakh-e Eram.

[b]Masjed-e Jame-e Atigh:[/b] Questa antica moschea si trova poco a sud del Bogh’e-ye Shah-e Cheragh ed è stata edificata nell’894. La struttura originaria, in realtà, è scomparsa a causa di numerosi terremoti e la maggior parte di ciò che si vede oggi risale all’epoca safavide o a periodi posteriori. Da vedere l’insolito edificio rettangolare, situato al centro della torre: chiamato Khodakhune – Casa di Dio -, venne costruito nel XIV secolo come deposito per copie di valore del Corano e si crede che sia modellato sulla Ka’ba della Mecca.

[b]Shah Cheragh:[/b] La moschea fu costruita nel corso del XII secolo e, anche se rimarrete abbagliati dai suoi minareti dorati e dalle facciate decorate con splendide piastrelle, dovete entrare ad ammirare l’interno rivestito da milioni di piccoli, luccicanti frammenti di specchio.

[b]Nasir al-Mulk:[/b] La moschea, che si trova proprio accanto alla Shah Cheragh, è splendida grazie alle vetrate che illuminano la sala di preghiera. Se la visitate la mattina presto potrete vedrete la luce del sole che attraversa il vetro colorato creando disegni caleidoscopici sulle colonne di sostegno. È conosciuta anche con l’epiteto di Moschea Rosa per il colore delle piastrelle che rivestono l’interno.

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