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Quanto costa oggi “il mattone”? Ecco la risposta

Che cosa sta succedendo oggi al settore immobiliare? Ecco la classifica dei Paesi in cui il mattone sta crescendo ancora di più. Fra tutti i Paesi che nel 2020 hanno visto un maggiore rialzo delle quotazioni dell’immobiliare troviamo anche la Turchia, con una crescita annua che ammonta ai prezzi del 27,3%.

Tuttavia, per quel che riguarda i termini reali, diciamo che una volta dedotta l’inflazione del 14%, la crescita annuale di questi prezzi si avvicina allora al 13%. Quel che sappiamo è che la Nuova Zelanda è arrivata al secondo posto con una crescita dei prezzi annua che ammonta perfino alla percentuale del 15,4% ed è da parecchi anni ormai che si tratta di uno dei mercati immobiliari più frizzanti di tutto il mondo.

Questo è sicuramente agli antipodi in tutti i sensi rispetto a quel che riguarda per l’ItaliaTenere conto dell’inflazione nella crescita (o nella decrescita) di tutto il settore immobiliare del mondo è davvero qualcosa di sensato al fine di capire quanto effettivamente siano cresciuti quei prezzi legati agli immobili.

O in alcuni casi, tra cui vediamo anche l’Italia, da una crescita nominale positiva si può passare però anche al segno meno. Se si guarda a questa classifica, comunque, ci sono comunque diversi casi che fanno riflettere davvero molto. In termini nominali possiamo anche affermare che il Paese che ha registrato un maggiore aumento dei prezzi degli immobili è sicuramente la Turchia con una percentuale maggiore del 29,20%.

Quanto vale ad oggi il così detto “mattone”? Vediamo insieme il tutto

Ad ogni modo, comunque, se si considera anche il tasso di inflazione (e se si sottrae alla variazione dei prezzi degli immobili) il Paese riesce a scivolare dal primo fino all’undicesimo posto registrando un aumento del +9,62%.

Quello che a noi interessa, però, è sicuramente il mattone italiano e possiamo affermare che esso si trova praticamente quasi in fondo alla classifica, addirittura alla posizione numero 45. Con un aumento reale di tutto l’immobiliare di +1,70% vediamo che esso passa al valore negativo di -0,90% soprattutto se si considera il tasso di inflazione della percentuale del +2,60%.

Inoltre, tra le ultime posizioni possiamo invece trovare la Romania, il Brasile, la Spagna e l’India, tutti Paesi con il segno meno. Ma se nel caso della Romania e del Brasile in termini nominali vediamo che l’aumento immobiliare c’è e viene anche completamente “mangiato” dal tasso di inflazione, ma nel caso di Spagna e di India non si può affatto dire la stessa cosa. In entrambi questi Paesi vediamo che il settore immobiliare si trova al palo registrando una notevole decrescita.

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