[b]di Federico Klausner[/b]
Fino al 23/11 il Museo d’Arte di Lugano ospita la grande mostra [b]Hans Richter il ritmo dell’avanguardia[/b]. Dopo avere viaggiato a Los Angeles e Berlino, approdano sul Ceresio [b]più di 200 opere[/b] dell’eclettico artista, la cui ricerca spazia tra pittura, film, fotografie, libri e riviste, con contagi musicali. Una delle figure più importanti dell’[b]Avanguardia del XX secolo.[/b]
Tra i principali interpreti della rivoluzione modernista, nella sua lunga e movimentata esistenza ha collaborato con alcuni dei maggiori artisti del secolo scorso: [b]da Duchamp a Malevič, da Schwitters a Max Ernst[/b].
Esordì a Berlino nel movimento impressionista degli anni dieci, per poi divenire uno dei protagonisti del [b]Dadaismo zurighese[/b] (1916-1918) insieme a [b]Tzara, Arp, Ball e Janco[/b] e quindi uno dei pionieri del cinema astratto, con le sue sperimentazioni filmiche in ambito artistico.
Dopo l’avvento del nazismo si rifugiò negli USA per diventare, nel dopoguerra, un punto di riferimento per la nascita del [b]cinema indipendente americano[/b], grazie alla sua attività di insegnante.
Il percorso espositivo segue cronologicamente le fasi della vita artistica di Richter e include opere di [b]Arp, Eggeling, Janco, van Doesbourg, Moholy Nagy e Man Ray[/b]. Offre la possibilità di confrontarsi con le grande tematiche che hanno percorso le [b]Avanguardie del ‘900 [/b]e di ripercorrere alcune delle esperienze fondamentali che hanno segnato la storia dei [b]rapporti tra pittura e cinema[/b] nel secolo scorso.
La mostra è stata organizzata dal County Museum di Los Angeles e dal Centre Pompidou di Metz, in collaborazione con il Museo d’Arte di Lugano.
[b]Dove[/b]: [url”Museo d’Arte”]http://www.mda.lugano.ch[/url] t +41 (0) 588667214.
Riva Caccia 5, Lugano (Svizzera).
[b]Quando[/b]: Fino al 23 novembre.
[b]Orari[/b]: martedì-domenica 10-18. Venerdì 10-21. Lunedì chiuso.
[b]Ingressi[/b]: 12 CHF, ridotti 8. Gratis sotto i 16 anni e la prima domenica del mese.
