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Mauritania: da deserto selvaggio a paradiso autentico

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Mauritania: da deserto selvaggio a paradiso autentico

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un tempo il suo deserto di sabbia color arancio, era attraversato solo da qualche sporadica carovana di passaggio. Oggi è tutto un moltiplicarsi di escursioni in fuoristrada in un’area che, però, non ha perso il suo autentico spirito selvaggio. Non si può certo dire che la Mauritania sia un Paese turistico, tuttavia negli anni sono aumentati i curiosi che ne vogliono scoprire coste e panorami.

I luoghi più belli

Chi ama le atmosfere solitarie, troverà quello che cerca sul pianoro dell’Adrar, a est di Atar. La zona mostra una cornice indimenticabile e la popolazione locale è nota per la sua grande ospitalità. Questa zona, provoca grandi suggestioni per la presenza di uno spettacolo sempre diverso. Chi vi arriva, dunque, si trova davanti a grandi dune, elementi che sembrano i canyon del Colorado come i passi di Ebnou e Amodjar, le oasi antiche di Terjit e i villaggi fortificati di Ouadane. Come dimenticare, poi, la visita al vulcano di Guelb e Richard.

Scoprendo Chinguetti e altre meraviglie

Un tempo città santa dell’Islam, oggi possiede una moschea e tre biblioteche che custodiscono importanti manoscritti legati al Medioevo, anche se è perennemente minacciata dalla sabbia che avanza. Se nell’Adrar si possono ammirare bellissime pitture rupestri e visitare le rovine del Fort Saganne, tra le dune e i palmeti c’è il pianoro di Tagant, con il villaggio fortificato di Tichitt. E poi c’è, a breve distanza, Hodh Ech Chargui e l’antica città carovaniera di Oulata.

Lo spettacolo delle coste

Nella zona a sud di Nouadhibou e fino a Nouamghar, dal 1976 esiste il Parco Nazionale Banc d’Arguin. Questo luogo è bellissimo da vedere soprattutto tra ottobre e marzo, quando passano molti uccelli migratori, tra cui i fenicotteri e gli aironi. Nelle locali acque, invece, nuotano felici delfini, squali, orche e foche monache. E le spiagge? Le più belle si trovano nella baia di Tanit e in quella del Levriere. Sono sabbiose ma non molto frequentate.

La capitale

Nouakchott è spesso snobbata, eppure mostra ugualmente diversi punti di interesse. Innanzitutto è molto bello e colorato il suo mercato e merita un giro. Qui è possibile trovare prodotti dell’artigianato locale, ma anche grandi rotoli di tessuto di gradazioni accese. In città, da ricordare, che ad aprile si tiene un interessante festival di musica nomade.

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