di Francesca Spanò | @francynefertiti
Si chiama [b]Empathy Museum[/b] o [b]Museo dell’Empatia[/b] e, a parte il suo nome bizzarro, ha davvero una funzione particolare: dovrebbe insegnare ad avere maggiore sensibilità nei riguardi degli altri. Oggi viviamo in una società dove il singolo ha la precedenza e l’egoismo la fa da padrone. Importante è, invece, riuscire a mettersi nei panni dei propri simili ed evitare loro dispiaceri che non vorremmo provare noi.
Un giorno per cambiare tra installazioni e consigli potrebbe essere poco, o forse no. Per far ragionare i visitatori, basta pure qualche ora. Ormai prossimo ad essere inaugurato, spalancherà le porte a [b]Londra[/b], sulle rive del Tamigi. Il periodo scelto non è casuale e corrisponde al Totally Thames Festival, con la presentazione del progetto [b]A Mile in My Shoes[/b], letteralmente “Un miglio nelle mie scarpe”. Si riferisce al famoso detto anglosassone che recita “Prima di giudicare qualcuno prova a camminare per un miglio con le sue scarpe”.
A collaborare al progetto anche gli abitanti del quartiere a nord della città, quelli di Wandsworth e per i presenti sarà molto divertente non perderlo. A chi passerà, infatti, sarà chiesto di scegliere un paio di scarpe di uno sconosciuto e camminare lungo il Fiume e ascoltare, nello stesso tempo, la storia del proprietario.
L’empatia è sempre più importante e sempre più trascurata. Si calcola che solo negli Stati Uniti, sia diminuita del 50 per cento e, quindi, dopo l’installazione verrà organizzato un tour a tema in giro per il mondo e gli eventi si potranno seguire pure via web.
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