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Il Museo della Cacca nel Piacentino: l’arte e la scienza incontrano il bizzarro

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Il Museo della Cacca nel Piacentino: l’arte e la scienza incontrano il bizzarro

di Redazione| @travelglobemag

Curiosità, un certo sdegno che si trasforma in voglia di saperne di più. Il [b]Museo della Cacca[/b], che è una realtà nuova ma consolidata, dovrebbe forse creare ribrezzo e invece attira, come sempre quando si tratta di installazioni bizzarre o con elementi considerati tabù. Che l’argomento non fosse indifferente ai più, era stato già dimostrato negli Anni Sessanta del resto, quando Piero Manzoni, grande esponente dell’Avanguardia italiana aveva puntato su opere anomale, facendosi ricordare pure per la famosa [i]Merda d’Artista[/i] e gli annessi barattoli.

Una scelta originale che ruppe gli schemi e che si fece notare. Anticipando del resto, proprio una esposizione come quella attuale. Il moderno museo, in fin dei conti, non vuole scandalizzare o esaltare la volgarità, ma è stato presentato dentro una sede piuttosto importante, che è il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. Se ne è occupato l’imprenditore Gianantonio Locatelli e i curatori della struttura che sono Luca Cipelletti, Gaspare Luigi Marcone e Massimo Valsecchi.

[b]MUSEO DELLA CACCA: LA SUA REALE FILOSOFIA[/b]

Secondo gli ideatori del progetto, ha semplicemente la funzione di “dare alla merda il valore che ha”, attraverso esperienze estetiche e scientifiche, umane e animali, presenti e passate. Del resto, si tratta di un componente utile che ha un suo ciclo di vita e ha, tra l’altro, un enorme valore simbolico.

La natura, il passato, le curiosità sull’argomento: si comincia con lo scarabeo stercorario, che gli egizi adoravano e rappresenta il simbolo della struttura, fino all’utilizzo dello sterco per le costruzioni all’interno di particolari culture e ancora, la scienza che ne studia i dettagli e l’arte che li rappresenta.

Lo stesso Locatelli, occupandosi di una azienda che ospita circa 2.500 bovini selezionati, ha imparato a gestire questo elemento di scarto come concime per i campi, metano o ancora materia grezza per intonaco e mattoni.

[b]DOVE SI TROVA IL MUSEO?[/b]

Sorge nella frazione Campremoldo Sopra, località Castelbosco a Gragnano Trebbiense (Pc). L’apertura riguarderà il sabato e la domenica da maggio ad agosto 2015 su appuntamento chiamando il numero tel. +39. 0523787357

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