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Leggende di Palermo: i diavoli della Zisa

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Leggende di Palermo: i diavoli della Zisa

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Leggende, rompicapi, misteri. Nessuna città è esclusa da un lato misterioso e in ombra e Palermo, la neo eletta a Capitale della Cultura 2018, non è esente da miti che attirano turisti incuriositi da decenni. Una delle storie popolari più curiose è quella legata ai diavoli della Zisa, che, tra l’altro, risultano persino difficili da contare apparendo sempre in numero differente.

Verità o folklore?

Si trovano nello storico palazzo della Zisa e le decorazioni pittoriche non sono assolutamente comuni. Sulla volta dell’arco di ingresso della Sala della Fontana, appaiono subito all’occhio del visitatore gli dei dell’Olimpo. Al centro c’è Giove e intorno Nettuno con il tridente e poi Plutone, Giunone, Mercurio, Vulcano, Venere, Marte e via dicendo. Da sempre però vengono classificati proprio con il termine ambiguo di diavoli.

La leggenda

Si dice che all’interno della residenza sia nascosto un tesoro di inestimabile valore. Si tratterebbe di moltissime monete d’oro e proprio queste figure diaboliche non le farebbero mai trovare ai cristiani. Per avere la certezza che tali presenze siano reali quanto temibili, ci sarebbe una data, ogni anno, per vederli all’opera. Il 25 marzo, infatti, muoverebbero la coda e farebbero delle smorfie per spaventare chi li guarda. Quel che è certo, provato anche da noi di Travelglobe, è che è praticamente impossibile decretarne il numero esatto sembra quasi che, di volta in volta, se ne aggiunga o scompaia qualcuno. Allo stesso modo, invece, non si possono contare i denari nascosti, gli stessi che se si trovassero, secondo la credenza popolare, la città ritroverebbe la ricchezza. In città, quando qualcosa non torna si usa dire: “E chi su, li diavoli di la Zisa?“proprio per tale bizzarro motivo.

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