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Il castello di Mussomeli, in Sicilia: fantasmi e misteri di una fortezza affascinante

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Il castello di Mussomeli, in Sicilia: fantasmi e misteri di una fortezza affascinante

mussomeli

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Lo guardi da lontano abbarbicato su un costone di roccia ed evoca già una certa atmosfera senza tempo. Il Castello di Mussomeli o Castello manfredonico, in Sicilia, però, pare conservare davvero una serie di misteri dell’occulto che hanno nel tempo avvicinato parecchi esperti del settore. Un vero punto di riferimento per chi crede nei fantasmi e nelle presenze da brivido, proprio perché tra le sue mura sono avvenuti una serie di eventi tragici.

Castello di Mussomeli, storie di spettri: leggenda o verità?

Si dice che per le stanze del maniero siano tante le anime senza pace che si aggirano. Qualche volta sarebbero anche state notate. In primo luogo, quella di un soldato che era innamorato della figlia di Manfredi, che per questo affronto fu rinchiuso in carcere e lasciato morire di stenti. Poco prima di perire, però, si suicidò. Si dice anche che in loco persero la vita dei nobili che qui furono attirati con l’inganno e poi lessati vivi con olio bollente.

La storia più nota, poi, è quella della baronessa di Carini che qui si sarebbe rifugiata dopo essere stata uccisa. Colpita dal padre Cesare, perché trovata col presunto amante, si vedrebbe passare triste per il rimorso. Qualcuno ha più volte riferito del passaggio di una donna elegante e giovane muoversi, con delle sembianze perfettamente umane. L’unico dettaglio che fa capire la sua vera natura, è l’immagine riconducibile ad un’altra epoca.

E poi c’è la “stanza delle tre donne” che erano le sorelle di Federico che qui viveva. Clotilde, Margherita e Costanza, sarebbero state tenute così segregate durante la campagna militare. Questa si protrasse a lungo però e morirono di fame, trovate con le scarpe in bocca, che avevano tentato di mangiare.

Per concludere, c’è una delle storie più famose legate al castello. Risale al 1975, quando Pasquale Messina, il custode, vide la figura di Guiscardo de la Portes, un uomo giovane e bello arrivato in Sicilia nel 1392. Doveva sedare delle rivolte ed, invece, fu ucciso solo per invidia, per aver avuto una moglie bellissima che era anche incinta del loro figlio.

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