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Cina: lo spettacolo di colori della città della Fenice

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Cina: lo spettacolo di colori della città della Fenice

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Sembrerebbe quasi un presepe di luci e colori se non avesse quel tocco di orientale, che rende tutto ancora più particolare. La città di Fenice, in Cina, è un caleidoscopio di immagini perfette, tanto da essere considerata il luogo più bello di tutto il Paese. Il piccolo centro della provincia dell’Hunan, infatti, è meno famosa di Pechino e Shangai, ma sta cominciando ad incuriosire i turisti di tutto il mondo che ne apprezzano il lato pittoresco e meno culturale.

Curiosità

Il suo nome è per la precisione Fenghuang e si trova sulle rive del fiume Tuo He. Il fatto che porti il nome di un uccello è di buon auspicio. Tutti sanno che questa creatura è simbolo di rinascita, perché una volta morta è in grado di rinascere dalle sue ceneri. Intorno al centro, c’è una leggenda molto antica proprio connessa alla fenice. Si dice che due di tali esemplari volavano liberi del cielo, ma restarono talmente colpiti dalla perfezione di ciò che avevano davanti gli occhi, che non riuscirono più ad andare via. Non avevano torto, perché anche di giorno il trionfo di accese gradazioni cromatiche la fa da padrone. Corsi d’acqua fanno da contrasto al blu del cielo, il verde circostante arricchisce di sfumature le case e le montagne sullo sfondo. Sembra quasi il disegno di un pittore romantico.

La sua storia è vecchia di 1300 anni ed è legata all’architettura del periodo Ming e Qing. Lo stile urbanistico originale è quasi del tutto conservato con tratti del design tradizionale del giardino cinese. Sembra, insomma, di trovarsi fuori dal tempo osservando i villaggi come erano un tempo, con ponti sopra i corsi d’acqua e le case su palafitte con edifici in legno. Dal 2008 fa parte anche del Patrimonio Unesco.

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