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Vacanze nella neve d’inverno in Québec

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Vacanze nella neve d’inverno in Québec

di Federico Klausner

Nell’estremo est del Canada, affacciato sulla Hudson Bay e sui gelidi canali polari dell’Atlantico settentrionale, un ramo del quale lo separa dalla Groenlandia, il Québec è uno stato a sé per la sua cultura, le sue istituzioni e per la lingua che vi si parla: il francese mentre quasi tutto il Paese parla inglese che qui non è lingua ufficiale. La capitale è Québec , solo 800.000 abitanti un quinto di quelli di Montréal, la città principale.

Un immenso campo da gioco

Grande circa 6 volte l’Italia il Québec e come un immenso playground che d’inverno offre risorse insospettabili. A chi verrebbe mai in mente di pagaiare su un fiume ghiacciato? Eppure durante le famose celebrazioni del Carnaval, sul fiume San Lorenzo, che lambisce la capitale, squadre di ardimentosi si contendono la vittoria spingendo la loro imbarcazione tra specchi d’acqua e lastre di ghiaccio. Certo il costume da bagno ha lasciato il posto a ramponi e giacche a vento, ma è medesimo il piacere di cui i turisti possono provare i… brividi durante tutto l’inverno. Ovviamente anche per lo sci non ci sono problemi di innevamento con il plus di poter ammirare il mare dalle piste, come dal Massif de Charlevoix, riserva mondiale della Biosfera, attrezzato con piste da sci, chalet, ristoranti e spa.

Natura generosa

Foto di Jaime Reimer da Pexels

Dalle stanze dell’Hôtel de Glace, alla periferia di Quèbec, che ogni hanno risorge dalla sua acqua sempre diverso – 44 camere una grande hall e una cappella per i matrimoni tutte rigorosamente di ghiaccio – un aereo privato accompagna gli ospiti sulle Îles-de-la-Madeleine, al centro del golfo di San Lorenzo, per osservare i piccoli di foca in un panorama lunare. Lo stesso manto bianco che indossa la civetta delle nevi che si può ammirare lungo il sentiero ornitologico di St-Vallier de Bellechasse. Il Centre Touristique du Lac Simon a nord ovest di Montrèal i cervi della Virginia passeggiano indisturbati tra gli chalet, a debita distanza dai 35 lupi in semi-libertà che vivono nel Parc Mahikan, vicino a Lac Saint-Jean, in piena foresta boreale.

Sempre più a nord

Continuando verso l’artico si raggiunge la foresta della riserva faunistica di Matane, regno del re della foresta che a queste latitudini si identifica con l’alce. La vera avventura si incontra però varcando il 60°parallelo, dove gli inuit di tutto il Nord America dal Nunavik al Nunavut, dai territori del Nord-Ovest alla Groenlandia, si incontrano nell’impronunciabile località di Puvirnituq. Il villaggio è una grande comunità di 1.500 abitanti, sulla costa orientale della baia di Hudson, dove ogni due anni si celebra il Festival de Neiges: canti, balli, cibi tradizionali e uno spettacolare concorso di sculture di ghiaccio, che resistono al pur grande calore umano diffuso nella festa, il cui tema varia ogni edizione. Nel 2005 venne costruito un orso polare di neve alto 5 metri, nel 2007 un igloo di ben 40 metri di circonferenza e 5 di altezza in cui si stiparono oltre 400 persone. Il tema di questa edizione sarà Quiling, la Luce della Vita. Altri Festival della Neve si tengono a Montréal, Québec e Ottawa.

Info utili

Quando andare: Tutto l’inverno da dicembre a marzo.
Come arrivare: Sia Québec che Montreal hanno collegamenti diretti giornalieri con l’Italia. Costo intorno a 500 €.

Eventi: Dal 23 al 28 marzo 2015 a Puvirnituq si tiene il Festival de Neiges, a dispetto del nome poco invitante “luogo dove si sente puzza di carne putrida” dovuto a una leggenda di caribù affogati nel tentativo di attraversare il fiume e le cui carcasse furono trascinate a riva dalla corrente. Leggenda alimentata dal fatto che migliaia di caribù ancora migrano regolarmente attraverso la regione, anche vicino al villaggio. Puvirnituq è servita da Air Inuit con partenza da Montréal (da 4 a 7 ore a seconda del numero di scali).

LinkQuébec OriginalAir inuit

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