di redazione | @travelglobemag

La Street Art è un fenomeno che si è affacciato in Tunisia solo di recente, da quando le persone hanno sentito la necessità di esprimere attraverso l’arte urbana sentimenti e opinioni, ma anche paure e speranze. L’utilizzo di questo mezzo di comunicazione diretto e senza filtri permette di raggiungere direttamente il pubblico, facendosi comprendere con facilità.

Tunisia a colori

Gli artisti si sono riappropriati degli spazi comuni avviando un naturale processo di rinascita culturale. Le strade tunisine si sono così trasformate in luoghi dove le nuove generazioni si esprimono attraverso un linguaggio per immagini. Ne è un esempio il gruppo Ahl El Kahf (letteralmente: la gente della caverna), composto da giovani artisti diplomati alla Scuola di belle arti di Tunisi, dove il cavalcavia vicino alla piazza del Monguela, ospita un museo a cielo aperto con graffiti di varia natura, che cambiano settimanalmente: gli unici a rimanere gli stessi sono quelli che commemorano eventi importanti.

I graffiti fanno ormai parte della vita quotidiana, approdando anche ai luoghi religiosi, come testimoniato dall’opera dell’artista El Seed sulla facciata della moschea di Gabes.

Djerbahood: un sogno diventato realtà

Djerbahood è il progetto di street art, che ha realizzato il sogno di 150 artisti di strada provenienti da 30 Paesi. Tra luglio e agosto 2014 hanno potuto, infatti, trasformare l’autentico villaggio tradizionale di Erriadh – uno dei più antichi villaggi della Tunisia situato sull’isola di Djerba – in un museo a cielo aperto in continua evoluzione; alcuni dipinti sono ormai scomparsi, lasciando il posto a opere nuove e attuali.

Un motivo in più per esplorare l’isola cantata da Omero nell’Odissea, considerata una delle località più belle del Mediterraneo grazie alle spiagge bianche, alle tradizioni e ai trattamenti di talassoterapia.

Link: www.tunisiaturismo.it

Ph Djerbahood