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Dal Titanic «riemerge» un biscotto: venduto all’asta per ventimila euro

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Dal Titanic «riemerge» un biscotto: venduto all’asta per ventimila euro

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di Francesca Spanò | @francynefertiti

Certo, c’è da chiedersi che cosa se ne farà mai di un [b]biscotto [/b]dei primi del Novecento, il collezionista che non ha esitato a pagare 15mila sterline, più di 20mila euro, per vincere l’asta. L’alimento ha però qualcosa di speciale: è sopravvissuto al [b]naufragio del Titanic [/b]e, ovviamente, nonostante abbia perso da tempo la sua reale utilità, vale una vera fortuna. Un «miracolato» nel disastro navale più famoso della storia, che risale al 1912. Le profondità marine conservano ancora oggetti, ossa e il ricordo di oltre 1500 persone inghiottite tragicamente quando l’alta velocità del transatlantico non permise di virare in tempo prima di impattare contro un iceberg. Una serie di difetti tecnici e di errori umani, poi, hanno causato ciò che tutti conoscono. Qualcosa si è salvato però e tra miti di oggetti preziosi spariti a molti metri dalla riva, quel biscotto è rimasto intatto.

Il composto di acqua e farina più prezioso del mondo è stato assegnato al migliore offerente in quel di Devizes, cittadina a sud-ovest dell’Inghilterra e battuto all’asta da «Henry Aldrige & Son». A portarlo a casa è stata di certo una persona ricchissima, pare di origine greca. Il responsabile della vendita, [b]Andrew Aldrige [/b]si è detto molto incuriosito dal fatto che il biscotto sia riuscito a resistere a tale disgrazia e l’idea è venuta dopo un’altra vendita straordinaria, come ha lui stesso affermato: «Se guardiamo i precedenti, un paio d’anni fa un biscotto proveniente da una delle spedizioni di Shackleton (l’esploratore britannico che si avventurò verso le regioni antartiche n.d.r.) fu venduto per circa 3mila sterline e c’è anche un biscotto del “Lusitania” (transatlantico affondato durante la prima guerra mondiale n.d.r.) in un museo irlandese. Così noi abbiamo deciso di stimare il nostro tra le ottomila e le 10mila sterline».

Il [b]biscotto[/b] in questione, è stato prodotto dalla “Spillers & Bakers”e viaggiava da Southampton a New York, all’interno di un kit di sopravvivenza di una delle [b]scialuppe di salvataggio del Titanic[/b]. Fu ritrovato da James Fenwick, un passeggero della RMS Carpathia, transatlantico giunto sul luogo della sciagura per soccorrere i superstiti.

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