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Dall’Italia all’Africa: come nasce una perla di vetro?

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Dall’Italia all’Africa: come nasce una perla di vetro?

di Bruno Zanzottera – Parallelozero

Per secoli le perle di vetro, le murrine, realizzate a Murano e in altre città europee, vennero portate in Africa dai mercanti, che le utilizzavano come merce di scambio.

Lo raccontava nel 1352 il viaggiatore marocchino Ibn Battuta:

Un viaggiatore in questo Paese non porta provviste e nemmeno ducati o dracme. Deve portare con lui pezzi di sale e ornamenti o bigiotteria di vetro, che la gente chiama nazhms (fili di perle di vetro) e qualche sostanza aromatica.

Per soddisfare i gusti delle diverse etnie africane, i maestri veneziani arrivarono a creare più di 100 mila tipi di perline e, nel Settecento, le vetrerie di Murano sfornavano 19 mila chili di perle alla settimana.

In questo video, il racconto di come nasce una perla di vetro, in un viaggio dall’Italia all’Africa tra rito e sacralità.

 

Il gioco delle perle di vetro from PARALLELOZERO on Vimeo.

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