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Bolzano: tra cielo, verde e splendidi castelli

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Bolzano: tra cielo, verde e splendidi castelli

di Francesca Spanò @francynefertiti

La bellezza di Bolzano cambia con le stagioni e con le condizioni meteo, ma è sempre intensa. Lo aveva notato anche Johann Wolfgang von Goethe, che nel suo Viaggio in Italia ne aveva parlato in modo idilliaco. Il nucleo urbano si sviluppò nel tardo XII secolo attorno a Via dei Portici e alle case-botteghe dei mercanti. Dal Basso Medioevo, invece, era attivo il mercato di Piazza delle Erbe. Di sicuro, in questa zona, ha sempre avuto un notevole peso il bilinguismo e l’interculturalità, soprattutto nell’ultimo secolo di storia. Già dal Seicento, l’arciduchessa del Tirolo, Claudia de’ Medici istituì un Magistrato mercantile per regolare i contenziosi dei commercianti che arrivavano da ogni angolo d’Europa per le fiere cittadine e lavorava utilizzando non solo l’italiano ma anche il tedesco.

Bolzano architettura
Bolzano architettura

Scoprendo il Duomo e Piazza Walther

La storia della piazza risale all’Ottocento ed è legata a re Massimiliano I di Baviera. Quest’ultimo vendette al Comune di Bolzano un suo vigneto, ma richiese che vi fosse costruito uno slargo apposito e così nacque Maximiliansplatz. La stessa che poi fu chiamata Johannasplatz in onore dell’arciduca Giovanni D’Austria e poi Piazza Walther von der Vogelweide, in onore dell’omonimo poeta. Qui si possono notare la statua dell’artista e anche la chiesa di Santa Maria Assunta, il duomo cittadino. Si tratta di un capolavoro di arte gotica con un tocco rinascimentale. Il suo rivestimento esterno è in marmo rosso e giallo, decorato con doccioni e balaustra e fu completato nel 1519 con la sistemazione di un campanile tardogotico alto 65 metri. Ai suoi piedi si può vedere il Tesoro del Duomo con un museo che custodisce una preziosa collezione di arredi sacri e di età medievale e barocca.

Piazza Walther
Piazza Walther

Una passeggiata fino a Piazza delle Erbe e i Portici

Entrambi questi luoghi sono profondamente legati alla storia di Bolzano e alla sua economia. Il mercato ha trovato sede a Piazza delle Erbe sin dal 1295, dove le donne vendevano principalmente i prodotti delle malghe. Il secondo è riparato dai venti gelidi ed è il cuore storico della città mercantile, con i portici e edifici stretti in stile neogotico. Vantano la presenta dei caratteristici bovindi che servivano ai mercanti per controllare la strada. A Piazza delle Erbe si trova la Fontana del Nettuno, che risale al 1777 e fu realizzata da Joachim Reis e chiamata dai locali “oste con la forchetta”. Oggi è soprattutto il centro dello shopping.

Bolzano vicolo storico

Dai Castelli alla Festa del Natale

Considerata nell’antichità città di nobili e mercanti, Bolzano è molto particolare soprattutto per i suoi castelli. Sorgono nelle sue vicinanze e raccontano di un passato quasi senza tempo, che è bellissimo far rivivere ogni volta che si osservano. A tal proposito, merita una menzione Castel Firmiano, edificato nel X secolo e affidato nel 1027 da Corrado II al principe-vescovo di Trento. Oggi è sede centrale del Messner Mountain Museum, il complesso museale dedicato alla montagna voluto dal famoso scalatore. Tra il XII e il XIII secolo, poi, vennero costruiti Castel Flavon, nel rione di Aslago e Castel Roncolo, a guardia dell’ingresso in Val Sarentina, con i loro affreschi. Castel Novale, invece, fu molto famoso perché praticamente inespugnabile. Nel centro di Bolzano, infine, c’è Castel Mareccio che è stato per secoli residenza di famiglie come, appunto, i Mareccio, ma anche i Naturno, i Reifer e i Thun. Bolzano e le sue fortezze sono inoltre note ancor di più nel periodo natalizio, quando non di rado si organizzano eventi nelle aree limitrofe o all’interno. La tradizione del mercatino, da queste parti, è molto radicata a ricordo del Christkindlesmarkt di Norimberga. Un progetto che ebbe inizio negli anni Novanta e oggi a Piazza Walther si organizza uno dei ritrovi più amati di Italia. Si comincia dalla prima settimana dell’avvento e si conclude per l’Epifania, con decine di bancarelle che tra profumi e colori ne occupano il salotto cittadino.

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