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Tra i borghi e i colli delle Marche

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Tra i borghi e i colli delle Marche

di Francesca Spanò |@francynefertiti

Nelle Marche ci si può perdere letteralmente nella bellezza di dolci rilievi e borghi pittoreschi. L’area maggiormente caratteristica da questo punto di vista, è rappresentata dall’entroterra di Ancona, con il suo caleidoscopio di stili che mostra le culture che in zona si sono succedute. Da Jesi a Fabriano, molti sono qui i luoghi da scoprire tra storia e monumenti, in grado di stupire per i capolavori artistici che conservano da secoli.

Ancona
Ancona

L’entroterra anconetano

L’area era già abitata in epoca romana, ma cominciò a cambiare molto con la caduta dell’Impero. Erano anni di pericolose incursioni barbare e questo costrinse i residenti che abitavano le pianure, a spostarsi in collina, costruendo fortificazioni e castelli. Nel Medioevo, in gran parte passarono sotto il controllo di Jesi che Federico II di Svevia, aveva insignito del titolo di città regia. I colli furono ben presto bonificati e vi si insediò la comunità benedettina che edificò l’Abbazia di Sant’Elena a Serra San Quirico e l’Abbazia di Santa Maria delle Moie. Oggi in tutto questo tratto di Marche si produce il vino Verdicchio, ottenuto dall’omonimo vitigno. Nell’entroterra ci sono anche: l’Abbazia di Sant’Apollinare a Monte Roberto, forse la più antica della Vallesina e l’Abbazia di Santa Maria in Castagnola, fondata dai cistercensi a Chiaravalle. Non lontano dal mare, poi, si raggiungono cinque borghi medievali insigniti della Bandiera Arancione. Si tratta di Staffolo, Genga, poco distante dalle Grotte di Frasassi, Offagna, che a luglio ospita le feste medievali, Corinaldo, dove nacque Santa Maria Goretti e ancora si può visitare la sua casa e Ostra, dove si produce il vino rosso Lacrima di Morro d’Alba.

Jesi
Jesi

Jesi

Ha un impianto urbanistico rinascimentale circondato da mura quattrocentesche e molti monumenti. Fu fondata dagli Umbri a scopo difensivo e dopo la nascita di Federico II di Svevia, Jesi si schierò con l’Impero e si costituì in Repubblica Aesina. Gli concesse il titolo di città regia, ma alla metà del Quattrocento ritornò sotto il dominio della Chiesa. In questa cittadina venivano fabbricati ottimi cordami impiegati, anche dal boia, in tutto lo Stato Pontificio, cui pure Bologna apparteneva.

Fabriano
Fabriano

Fabriano

Conosciuta da tutti per la produzione di carta e per la presenza di notevoli attività produttive e industriali impegnate nella realizzazione di mobili ed elettrodomestici, sorge ai piedi dell’Appennino. Sembra che qui ci fossero insediamenti già dalla Preistoria, ma in epoca romana si delineò il centro abitato e nel Medioevo fiorirono diverse attività artigianali come la lavorazione del ferro, della lana, della pelle e della carta. Nel Trecento raggiunse il suo massimo splendore e divenne signoria sotto i Chiavelli, nobile famiglia marchigiana ghibellina di origine normanna. Proprio in questo periodo fiorì la scuola fabrianese, con il noto Gentile da Fabriano.

Photo Credit: Wikipedia su Wikimedia Commons

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