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Pausa pranzo a Milano: 5 locali da provare

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Pausa pranzo a Milano: 5 locali da provare

di Silvana Benedetti

Secondo i cliché più abusati l’immagine tipica del milanese è quella in cui corre, sempre. Una mano stringe la ventiquattrore e con l’altra tiene il cellulare incollato all’orecchio. Frenetico, schizzato, pervaso dalla sindrome della fretta non ha assolutamente tempo da perdere. Figuriamoci la pausa pranzo poi, non se ne parla neppure, tutt’al più un rapido pit stop da “schiscetta” su qualche panchina del parco o un panino trangugiato davanti al computer.

Ci sono brutte notizie per i cultori dei luoghi comuni. Non è propriamente così, e comunque non per tutti i praticanti meneghini. Nella città operosa per eccellenza si fa sempre più strada una nuova categoria di persone, quelle che non ci stanno a lavorare e basta, quelle che vogliono tempo per sé e quelle per cui la pausa pranzo è un momento perfetto per ricaricare le pile, lontano dallo stress. E Milano risponde con un infinita e interessante serie di oasi di ristoro, di ogni genere e tipologia, dove viene offerta l’opportunità di gustare non solo quello che si trova nel piatto ma anche ciò che ci gira attorno.

 
 

[b]Il Caffè Letterario[/b]

Nel cuore della città, all’interno dello scenario unico del Teatro Grassi, perla di Giorgio Strehler, e del suo Chiostro del 400, patrimonio Fai, il Caffè Letterario, associa gastronomia e cultura, offrendo sofisticati servizi di ristorazione 7 giorni su 7 (eccetto la domenica quando viene sostituito con il brunch) a partire dalle ore 12.00. È una piccola bomboniera, dove si ha l’impressione di uscire dalla città. Un menù alla carta stagionale con l’aggiunta della proposta del giorno, che cambia quotidianamente e offre sempre portate gluten free e piatti ad hoc per diete vegetariane e vegane. Su grandi tavoli all’interno del bistrò si trovano tanti libri, quotidiani e riviste.
Via Rovello, 2 Milano | t 02.72.33.35.05 | www.sotisevents.com

[b]Triennale DesignCafé[/b]

Il Triennale DesignCafé è stato concepito per rendere gradevole e stimolante la sosta alla Triennale. Un centro vivo e dinamico per incontrarsi, discutere, leggere, gustando un piatto di buona cucina. L’arredamento è costituito da tavoli rotondi e sedute prodotte e donate dalle industrie italiane dell’arredamento, mentre una serie di banconi disposti a isole ospitano le esposizioni tematiche curate dal Triennale Design Museum. Nella zona centrale è allestito un American Bar per piatti freddi, panini, insalate, cocktail e aperitivi. La luce rende lo spazio molto suggestivo, e mentre si mangia si può lanciare uno sguardo oltre le vetrate sul Parco Sempione e ammirare la fontana dei Bagni Misteriosi di De Chirico o le installazioni presenti nel giardino.
Viale Alemagna 6 | t 0289093899 | www.triennale.org

 

[b]Tom the Ordinary Market[/b]

È un locale innovativo che unisce aspetti inusuali a Milano: cocktail bar, cucina, musica e anche club. Creato da un gruppo di giovani ragazzi, che provengono da esperienze significative nel mondo dei locali, in una location già esistente, ristrutturata per l’occasione. L’ambiente di TOM ricrea l’atmosfera di casa con arredi, divani e sedie trovati in mercatini vintage anni ‘60 e ‘70. Il bancone è in legno grezzo e acciaio naturale. Lo chef Alessandro Cresta propone un menù molto divertente che rispecchia influenze italo-spagnole prevedendo tapas e piatti di cucina internazionale con focus su prodotti del territorio e biologici.
Via Molino delle Armi ang. via della Chiusa | t 02/58315720
| www.theordinarymarket.com

[b]Manna Ristorante[/b]

La zona è caratteristica della vecchia Milano, un po’ defilata in una periferia alle spalle di viale Monza, “la dove c’era l’erba” canterebbe Adriano Celentano, in una deliziosa piazzetta chiuso al traffico. Matteo Fronduti, cuoco motociclista e meneghino doc, da queste parti c’è nato, e quando è riuscito a rilevare il locale ne ha ricavato un luogo davvero piacevole. L’offerta è quella di una cucina italiana contemporanea con piatti fantasiosi e una rassegna di menù provocatori dai nomi curiosi, che fanno vibrare le papille gustative come: Incendio nel porcile (ovvero Pancia di maiale affumicata, cavolo rosso sottaceto e rafano), Ora o mai più (Riso mantecato, porcini e bagoss) e Ficata (dessert di fichi cotti, crema alla cannella, pistacchi e vino rosso). La disponibilità di mezze porzioni permette di assaporare un menu completo. Piazzale Governo Provvisorio 6 | t 0226809153 | www.mannamilano.it

[b]Pescheria Spadari[/b]

Sicuramente la Pescheria Spadari è la più antica di Milano, anche citata in una canzone dei famosi comici milanesi di cabaret Cochi e Renato. Si trova vicino a Piazza del Duomo. Alla vendita è stato affiancato negli ultimi anni un servizio di cucina molto apprezzato durante la pausa pranzo, che permette di scegliere tra primi piatti, secondi e frittura mista, preparati da un eccellente staff di cucina e accompagnati da un calice di ottimo vino. Il piatto manifesto che contraddistingue il locale è il FishBurger di cui il locale rivendica la paternità, visto che l’orientamento è da sempre stato quello dello street food. Il pesce è fresco ed è piacevole sceglierlo e farselo cucinare al momento, anche se i tavoli sono molto vicini e la sensazione è quella di stare un poco stretti. Il servizio è attivo da martedì a venerdì dalle 12,30 alle 14,30.
Via Spadari 4 | t 02878250 | www.pescheriaspadari.it

[b]A voi dove piace trascorrere una rilassata pausa pranzo?[/b]

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