Marocco: tra essenze, rose e paesaggi berberi con Dar Darma Riad
Date
- 21.07.23
Marocco: tra essenze, rose e paesaggi berberi con Dar Darma Riad
di Francesca Spanò |@francynefertiti
Se è vero che la rosa è il simbolo del mese di maggio, perché proprio allora raggiunge il pieno della sua fioritura, è altrettanto certo che in Marocco il fiore per eccellenza e i paesaggi che lo circondano sono da “inseguire” durante tutto il corso dell’anno. Poco prima dell’estate, esplode in tutta la sua bellezza e nell’aria il suo profumo avvolgente si sente in ogni dove. Certamente è un ottimo momento per prenotare una vacanza, ma anche la bella stagione (caldo permettendo) riserva sorprese indimenticabili. Un’idea di soggiorno, è quella allo storio riad nel cuore della Medina, Dar Darma, dove viene servito del tè alla rosa homemade e vengono organizzati tour guidati nella Valle omonima. La zona è quella che si trova a circa 5 ore di macchina a est di Marrakech, tra panorami scenografici ed essenze di ogni tipo.

La Valle delle Rose
Alle spalle della catena dell’Atlante, in una cornice di datteri, alberi di fichi, arance e melograni, spicca in tutta la sua meraviglia e crea un magico contrasto con la terra rossa e le distese verdi lungo le rive del Dadès e del M’Goun. Un itinerario molto suggestivo è, a tal proposito, quello con partenza da Marrakech verso la cittadina fortificata di Ait-Ben-Haddou, circumnavigando la Valle dell’Ourika, per poi proseguire verso Ouarzazate e Kelaat M’gouna. Quest’ultima è divenuta capitale dell’essenza nota come “rosa di maggio” e ancora oggi custodisce i segreti dei maestri profumieri.

Un rito che si ripete
Se a maggio avviene la raccolta dei petali color rosa pallido, accompagnata da solenni festeggiamenti in stile berbero, durante il resto dell’anno quello per questo fiore è un amore incondizionato e un vero e proprio rito. Il paesaggio intorno è di una bellezza che non si dimentica, del resto Kelaat M’gouna si trova alle porte del Sahara, all’ombra dei monti dell’Atlantee il panorama è particolarmente suggestivo. E poi c’è il villaggio, circondato da campi ricchi di cespugli di rose che arrivano a coprire fino a 50 km, lungo i fiumi Dadès e M’Goun. Situato a 1500 metri di altitudine, il villaggio fortificato di Kelaat M’gouna è attorniato da kasbah e campi coltivati, il cui verde vivace crea un contrasto straordinario con il rosso tipico della terra utilizzata per costruire le abitazioni e i riflessi luccicanti dell’acqua dei fiumi. I corsi d’acqua alimentano le oasi che spiccano tra le rocce, regalando armonia cromatica al contesto.
La rosa damascena
Qui è la specie autoctona ed è originaria della Persia. La leggenda narra che fu portata in Marocco secoli fa da un mercante berbero. Ogni anno, tra aprile e maggio, piccole roselline spuntano ovunque e tutto si profuma. Le donne locali raccolgono ogni mattina, tra le 3000 e le 4000 tonnellate di boccioli di rosa selvatica, che vengono successivamente fatti essiccare o utilizzati dalle distillerie per produrre acqua di rose, olio e saponi oppure ancora per la creazione di profumi, specialmente da parte delle maison francesi. I boccioli servono poi per piccoli gioielli e creazioni artigianali o, ancora, per preparare il tè, aromatico e rinfrescante.
La ricetta del tè alla rosa di Maria, chef di Dar Darma Riad
Porre in una tazza cinque o sei petali di rosa freschi o un cucchiaino di petali essiccati, aggiungere un cucchiaino di tè verde sfuso (o quello che si preferisce), coprire con acqua bollente e lasciare riposare, meglio se coperto, per circa 5 minuti. Una volta pronto, filtrare e addolcire con miele. Se si desidera, è possibile arricchire il tè alla rosa con un pezzettino di zenzero o qualche fogliolina di menta, ma anche arancia essiccata, violetta, lavanda, un pizzico di noce moscata o qualche chiodo di garofano.
Per maggiori informazioni e prenotazioni del tour alla scoperta della Valle delle Rose contattare reservation@dardarma.com.
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