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I musei d’arte contemporanea più belli del mondo, da vedere almeno una volta nella vita

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I musei d’arte contemporanea più belli del mondo, da vedere almeno una volta nella vita

di Francesca Spanò | @francynefertiti

L’arte è un linguaggio universale che arriva dritto al cuore di tutti con differente intensità. Non è assolutamente necessario essere preparati al cento per cento sugli artisti e sulle loro creazioni per apprezzarne il genio. Ancora di più se si parla di progetti contemporanei, che da decenni si moltiplicano in tutto il mondo, raccogliendo un consenso di un pubblico sempre più vasto. Tuttavia, ci sono alcuni indirizzi in giro tra i continenti da vedere assolutamente almeno una volta nella vita per la loro peculiarità, ma anche perché nella loro avanguardia, hanno già fatto la “storia”.

I musei di arte contemporanea che proprio non puoi perdere

  • Neue Nationalgalerie a Berlino: Risale al 1962 grazie all’architetto Mies Van Der Rohe, ma l’inaugurazione è avvenuta solo nel 1968, diventando ben presto un punto di riferimento mondiale del settore. La struttura è interamente metallica e tra le esposizioni non mancano le collezioni d’arte del XX e XXI secolo con eccellenti esempi di arte cubista, costruttivista, dadaismo e pittura del periodo Bauhaus. I visitatori possono muoversi su due livelli: in quello superiore si trovano le esposizioni temporanee, mentre in quello inferiore, il museo vero e proprio.
  • Stedelijk Museum di Amsterdam: detto anche Museo Urbano, espone progetti di arte moderna e contemporanea e il nuovo edificio ristrutturato è stato aperto nel 2012. Al suo interno si trovano capolavori di Marc Shagall e Pablo Picasso, fino alla Pop Art e al Minimalismo.
  • Maxxi di Roma:  a progettarlo ci ha pensato nel 2009 l’architetto britannico di origine irachena Zara Hadid e tra i suoi spazi sono conservate opere di arte contemporanea, un auditorium, una biblioteca, una mediateca, ma c’è anche un ristorante e sedi per esposizioni temporanee.
  • Guggenheim di Bilbao: fa parte dei quattro  musei appartenenti all’omonima fondazione, insieme a quelli di Venezia, New York e Berlino. La struttura architettonica irregolare colpisce subito e a progettarla è stato l’architetto canadese Frank O. Gehry. Per la sua realizzazione sono state usate 33.000 lamine di titanio, blocchi di pietra calcarea e 2.500 lastre di cristallo che costituiscono le parti trasparenti dell’edificio e all’interno c’è anche un ponte elevato che dal 1997 lo rende una vera attrazione turistica.
  • Amos Rex di Helsinki: integrato al tessuto urbano è super nuovo e interessante. Le sue finestre sono a forma di oblò e la sua filosofia è quella di riprendere lo stile iconico del grande architetto Alvar Aalto, aggiornandolo con forme e materiali attuali. In più, il museo, ricorda le linee del mare col suo movimento.
  • Fondazione Louis Vuitton di Parigi: l’omonima fondazione è un edificio di vetro legno e acciaio che riporta all’immagine di una nuvola e risale al 2014. Lo scopo è quello di sostenere gli artisti talentuosi e contemporanei con la presenza di 11 gallerie espositive e un auditorium.
  • Saatchi Gallery di Londra: un palazzo elegante che un tempo ospitava una caserma. Oggi tra le sue sale si notano opere della controversa Brit Art, gruppo di visual art nato a Londra nel 1988, e mostre temporanee d’arte avanguardista di tutto il mondo.
  • Zeitz Mocaa di Città del Capo:  un vero punto di riferimento di tutto il continente africano, mostra opere in parte di proprietà del collezionista tedesco Jochen Zeitz, ma è in continuo cambiamento e si attendono lavori di artisti locali contemporanei.

Photo Credit: Wikipedia su Wikimedia Commons

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