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Quattro chiacchiere con Andrea Petroni: Passeggiate Romane è la sua ultima fatica letteraria

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Quattro chiacchiere con Andrea Petroni: Passeggiate Romane è la sua ultima fatica letteraria

di Francesca Spanò | @francynefertiti

Un sorriso rassicurante perennemente disegnato sul volto, una famiglia bellissima e, soprattutto, una schiera di affezionati lettori (o follower, per usare un linguaggio più social) che ne segue i consigli di viaggio su tutti i suoi canali. Andrea Petroni è una forza della natura, un conosciutissimo “guru” italiano della comunicazione online, sempre pronto a fornire indicazioni utili a chi desidera partire o conoscere meglio una destinazione e, in più, ha fatto centro anche come scrittore, firmando il suo terzo libro che è un già un successo annunciato. Dopo “Professione travel blogger: Trasforma la tua passione per i viaggi in un lavoro” e “In viaggio tra i borghi d’Italia”, adesso presenta “Passeggiate romane. Tra luoghi nascosti e meno noti nell’incanto della città più vera sconosciuta persino ai suoi abitanti”, confermandosi come un professionista di settore dal guizzo creativo e le idee mai banali e scontate. 

Andrea Petroni: come un inaspettato cambiamento di vita, può essere trasformato in un successo personale

Quello di Andrea sembrava un destino già scritto, da impiegato con la passione per le partenze in giro per il mondo. La vita, però, si sa, è imprevedibile e ha cambiato le sue carte, incontrando un tipetto tosto e dal carattere resiliente che le ha dato del filo da torcere, ribaltando la situazione a suo favore. Il resto è un presente in felice divenire. Guai, però, a chiamarlo influencer, il suo è un percorso diverso con differenti obiettivi, come ci racconta lui stesso:

È iniziato tutto per caso alla fine del 2009. Era il periodo di massima espansione delle compagnie aeree low cost e io viaggiavo per l’Europa con Valentina (ora mia moglie) spendendo davvero poco e approfittando dei biglietti a 1 cent, a 1 euro e al massimo a 10 euro. Succedeva però che amici e parenti volevano essere costantemente informati sull’uscita di quei biglietti e volevano poi avere un resoconto di quel viaggio in modo da poterlo ripetere anche loro. A quei tempi non esisteva Whatsapp e non c’erano nemmeno i gruppi Facebook, e mi ritrovavo a fare puntualmente il giro di telefonate o di sms. Decisi, così, di aprire una bacheca virtuale sul web in modo da poter informare tutti con un solo clic. Creare un blog sembrava facile, bastava avere un indirizzo email e scegliere un nome. Visto che spesso volavo gratis con i biglietti a 1 cent (che oltretutto il circuito della carta di credito non faceva pagare) scelsi velocemente il nome “vologratis”. Da quel 10 novembre del 2009 ho iniziato a condividere giornalmente sul blog offerte e promozioni e a raccontare i miei viaggi. La svolta c’è però stata nel 2012 quando, a seguito di un’intervista con LaMario su m2o radio, la conduttrice (ora mia grande amica) mi ha proposto di tenere uno spazio settimanale durante la sua trasmissione. Quello spazio (che ho tenuto su m2o fino al 2019 e su Radio Capital fino ad agosto 2021) mi ha permesso di farmi conoscere dal grande pubblico.

Nel frattempo, lavoravo come impiegato presso un istituto finanziario e il blog era solo un passatempo. Nel 2015 la società in questione decise di chiudere e di licenziare tutti i dipendenti e un “bel giorno” di settembre mi ritrovai senza lavoro. Decisi, in quel momento, di trasformare il mio blog in un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Iniziai a studiare seriamente la SEO (le tecniche per posizionare siti web e articoli nella prima pagina di Google), a studiare la comunicazione social e tutte le varie dinamiche, e a scrivere assiduamente. L’anno successivo mi fu proposto di scrivere il libro “Professione Travel Blogger” – di cui a breve uscirà la terza edizione – un vero e proprio manuale dalla A alla Z per chi vuole intraprendere questa professione perché, se fatta bene, è una professione a tutti gli effetti. Dopo quel libro è uscito “In viaggio tra i borghi d’Italia”, una particolarissima guida con 92 borghi d’Italia raccontati da chi quei borghi li vive quotidianamente, un esperimento lanciato ad aprile del 2020 a cui hanno preso parte diverse centinaia di lettori del mio blog e follower dei miei canali social.

Dopo “Professione Travel Blogger”, dove raccontavi i segreti del tuo mestiere e “In viaggio tra i Borghi d’Italia”, adesso sveli degli itinerari non convenzionali nella tua città, con “Passeggiate Romane”….

“Io sono romano “de Roma” e amo follemente la mia città nonostante i suoi mille problemi. Questo amore mi è stato tramandato dai miei nonni e da miei genitori che sin da piccolo mi hanno portato a spasso tra le sue meraviglie, anche quelle più nascoste. Sognavo da tempo di poterla raccontare a modo mio, dando una serie di consigli che solo chi la conosce bene e la vive assiduamente può dare, e così ho “sfruttato” la seconda ondata pandemica per mettere nero su bianco tutto il mio amore per la Città Eterna. È un libro che racconta i luoghi più insoliti e curiosi, spesso sconosciuti anche agli stessi romani ma ricchi di fascino”.

Pensi che la pandemia abbia portato a tutti la voglia di scovare luoghi lontani dalla folla e meno scontati, o si tratta di una tendenza che già serpeggiava da tempo nell’animo di tanti potenziali viaggiatori?

La pandemia ha fatto solo una cosa buona nel tanto dolore che ha portato con sé, ci ha permesso di riscoprire le bellezze dietro casa e di riappropriarci della nostra bella Italia. In questo periodo abbiamo privilegiato i luoghi meno affollati e meno scontati, come quelli che ho raccontato nel libro “Passeggiate Romane” perché anche una città caotica come Roma ha tanti luoghi in cui ritrovarsi soli o quasi”. 

Come è nata l’idea di questo libro? E come hai scovato questi angolini lontani dal turismo di massa?

L’idea è nata dal mio grande amore per Roma. Era iniziata la seconda ondata pandemica, le regioni si coloravano di rosso e di arancione e ci ritrovavamo tutti chiusi nuovamente nelle nostre case. Non potendo viaggiare ho pensato di impegnare il mio tempo nella scrittura di questo libro, nella realizzazione di questo mio sogno. I vari angolini li ho scovati grazie ai miei nonni e grazie ai miei genitori che da sempre mi hanno accompagnato a conoscere anche la Roma lontana dal turismo di massa, dal centro alle periferie. In molti altri mi ci sono imbattuto per caso durante le mie passeggiate romane“.

Qual è la vera Roma secondo Andrea? Quella dei monumenti immortali o quella che conoscono solo pochi e selezionati romani?

Secondo me la vera Roma è sia quella dei monumenti immortali che quella più nascosta. La vera Roma è però fatta dalle persone, è un cuore grande che rende questa città come un piccolo paese. Roma è nota per i suoi tramonti spettacolari, ma anche all’alba incanta, con i suoi sfondi.

C’è un’ora del giorno che consigli per godere degli angoli nascosti della città, con una luce particolare? Magari la stessa che poi permette di realizzare foto instagrammabili?

L’orario migliore per scattare le foto a Roma è all’alba e al tramonto (in quella che i fotografi chiamano golden hour), ma io amo tantissimo la Roma notturna, quando le luci soffuse la rendono ancora più magica“. 

Un ultimo consiglio a chi conosce poco Roma: mai lasciare la Capitale senza aver visto o provato…

  “Non si può lasciare Roma senza aver mangiato la vera pasta alla carbonara e aver visto almeno il Colosseo”. Vi aspetto nella Città Eterna!”.

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