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Travel Jam: Thomas e Giulia, alla ricerca della libertà

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Travel Jam: Thomas e Giulia, alla ricerca della libertà

di Redazione | Instagram

Giovani e avventurosi. Sono così Giulia e Thomas che, dopo qualche esperienza all’estero, hanno deciso di munirsi di zaino e vivere esplorando il mondo cercando quella libertà di cui tanti sentono il bisogno, ma che pochi hanno il coraggio di rincorrere. 

Li abbiamo quindi intervistati per farci dare qualche consiglio.

Quando avete deciso di lasciare il lavoro per dedicarvi ai viaggi, com’è stato dal punto di vista organizzativo? Quali sono stati i primi passi?

Sin da quando abbiamo iniziato a lavorare, nel 2018, avevamo chiaro che il lavoro da revisore contabile non fosse quello dei sogni. Solo dopo il viaggio in Cile ad agosto 2019 però, abbiamo realizzato che dovevamo cambiare qualcosa.

Il desiderio di cambiamento e il sogno di provare a girare il mondo in maniera permanente è diventato sempre più un bisogno man mano che continuavamo con il nostro lavoro e l’insoddisfazione cresceva.

A marzo 2020 abbiamo ricevuto il visto per la Nuova Zelanda che sfortunamtamente ha chiuso le frontiere causa Covid qualche giorno più tardi. Non eravamo però disposti ad aspettare ancora lungo. Abbiamo risparmiato un po’ di soldi e, esattamente 10 mesi e 21 giorni dopo, ci siamo dimessi e abbiamo iniziato questa avventura che tutt’ora stiamo vivendo. Per riuscire a partire abbiamo risparmiato oltre 20mila euro a testa e abbiamo investito parte dei nostri soldi per acquistare 2 PC, una drone, una Gopro e l’attrezzatura da campeggio e trekking che ci serviva per viaggiare.

Il primo passo è stato quello di diventare consapevoli di quello che volevamo fare e capire quali fossero le nostre passioni (la montagna e i viaggi selvaggi in luoghi poco frequentati o remoti). Da qui il secondo passo, cioè quello di iniziare ogni weekend ad andare in montagna o alla scoperta di posti selvaggi in Italia e di investire man mano i nostri risparmi per comprare l’attrezzatura adatta. Il terzo passo è stato quello di comprare un biglietto aereo e iniziare a viaggiare sul serio.

Cos’è per voi il viaggio e come lo vivete?

Il viaggio è una scoperta di noi stessi e degli altri. È la miglior scuola per imparare concetti fondamentali come la “tolleranza” e il “senso di comunità”, è il nostro percorso di crescita personale. Il viaggio ti modella, ti fa capire chi sei e ti aiuta a trovare il tuo senso nel mondo.

Noi viaggiamo in maniera lenta. Cerchiamo di vivere a fondo un posto, proprio per questo restiamo più di un mese in ogni paese o isola che visitiamo. Vogliamo avere il tempo necessario per  vivere un luogo come un vero locale, di conoscere la gente del posto e prendere parte alla loro vita.

Qual è la maggiore difficoltà trovata fino a ora? E quale temete di più?

Ci siamo ritrovati il 1° agosto sbattuti per strada senza casa: avremmo dovuto fare un campo di volontariato in un’azienda agricola per due settimane, aiutando il contadino nella sua tenuta in cambio di vitto e alloggio. Qualche giorno prima siamo stati punti dalle cimici del letto e Giulia ha avuto una pesante reazione allergica. Abbiamo spiegato la situazione al signore che però non ci ha voluto in casa per paura che gli portassimo le cimici e quindi ci siamo trovati per strada.

Sono state due settimane dure perché in pieno agosto  i prezzi salivano e non c’erano molte case/ostelli liberi. Inoltre, non potevamo usare la tenda prima di ripulirla a fondo.

Abbiamo cambiato 4 case in 7 giorni e speso molti soldi in medicine, lavaggi e spostamenti. Ora ripensandoci ci viene da ridere, però è stato un imprevisto sgradevole.

Adesso la maggiore paura da un punto di vista economico è quella di rompere Drone, Gopro e PC. Mentre da un punto di vista umano è quella di non riuscire a far passare la nostra filosofia di viaggio basata sul viaggiare lento, facendo trekking, sempre in armonia con la natura. Ma siamo sempre positivi e pensiamo che nella vita bisogna lanciarsi nelle sfide e viverle al massimo e con audacia.

Qualche consiglio per viaggiare low cost?

Ottima domanda. Molte volte si pensa che per viaggiare siano necessari tanti soldi ma non è così: ci vogliono più che altro spirito di adattamento e curiosità. Ma nella pratica:

  1.  Farsi un Budget mensile o settimanale per avere sotto controllo le spese. 
  2. Cercare di negoziare sempre, sia che si tratti di mercatini, street food o alloggi.
  3. Cucinare in ostello/casa e, dove possibile, bere l’acqua del rubinetto o comprarsi una borraccia con il filtro.
  4. Fare o provare un’attività di scambio culturale con siti come Worldpackers, Wwoof o Workaway.
  5. Cercare sempre di evitare di prenotare la macchina, la casa etc. a ridosso della partenza. Muoviti con anticipo soprattutto per i periodi di alta stagione, il tempismo è tutto.

Il vostro è un progetto a tempo indeterminato?

Si, la nostra idea è di poter vivere viaggiando. Essere quindi dei Nomadi Digitali. Abbiamo tantissime idee in testa che vogliamo sviluppare come per esempio organizzare viaggi selvaggi e in posti remoti; scrivere guide di viaggio specifiche per viaggiatori avventurosi come noi; realizzare documentari di viaggio.

Qual è la prossima destinazione?

Abbiamo le idee chiare sulle prossime tappe ma non vogliamo svelarle ancora. Passeremo in Italia un mese per ri-organizzarci e poi a dicembre 2021 partiremo con un viaggio di sola andata fuori dall’Europa e a tempo indeterminato.

Per scoprilo, non vi resta che seguirli su BUDGET TRAVEL x ADVENTURER 🇮🇹 (@travel_jam_) • Foto e video di Instagram 

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA 

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