di Francesca Spanò |francynefertiti

Un viaggio dedicato non solo alle bellezza ma anche ai sapori, in Istria. L’autunno può essere, infatti, l’occasione giusta per spostarsi di konoba in konoba e conoscere le tradizionali trattorie croate dell’entroterra. A partire da settembre, l’enogastronomia diventa assoluta protagonista con un calendario di eventi super ricco che permette di scoprire i prodotti di questa piccola regione. Dai tartufi alle castagne, dal prosciutto maturato al vento di bora non resta che assaggiare tutto.

Konoba: di che si tratta?

Trattoria, osteria o taverna, anche se più precisamente konoba si potrebbe tradurre con ristorantini a conduzione familiare, dove assaggiare la cucina tipica istriana, tramandata di generazione in generazione. Nel territorio se ne trovano ovunque e formano una mappa gourmet davvero interessante, che può fare da ispirazione per un itinerario autunnale a due passi dal confine italiano. Tra le loro mura di pietra, si può provare la supa (zuppa) istriana di vino rossa condita con dell’olio di oliva, un po’ di sale, pepe e una fetta di pane fatto in casa e tostato- Ancora, c’è il vitello cotto sotto la campana (peka in croato), la lombata di maiale e le salsicce accompagnate da crauti e poi i fuzi (un tipo di pasta), gli gnocchi al sugo di selvaggina, le minestre (come il minestrone tipico istriano) di verdura e, come antipasti, pecorino locale, prosciutto istriano e pancetta, fatti stagionare al vento di bora. Menzione a parte la meritano i piatti a base di boškarin, il bovino autoctono istriano, ma anche le frittole (frittelle), i crostoli (cenci) e i cukerančići (biscottini). Eco un itinerario tra le konobe più interessanti della penisola tra quelle nominate dalla guida Michelin o premiate dalla Gault-Millau.