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I siti Unesco dei parchi calabresi

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I siti Unesco dei parchi calabresi

di Francesca Spanò |@francynefertiti

Aree di verde a perdita d’occhio, Patrimonio Unesco, divise tra faggete vetuste, grotte carsiche e megaliti preistorici. I parchi calabresi sono teatro di una bellezza celata agli occhi che va riscoperta. Sono presenti tre grandi parchi nazionali, un Parco regionale, tre Riserve naturali regionali, un Parco marino, 178 Zone di Protezione Speciale (ZPS) per l’avifauna. Il 40 per cento del territorio, insomma, è regolamentato secondo norme europee, nazionali o regionali, a fronte di una media nazionale che non super il 15 per cento. In questo incredibile paesaggio non mancano 71 habitat dei 230 complessivi tutelati a livello europeo. Tra questi grandi numeri, spiccano i Parchi nazionali: Pollino, Sila e Aspromonte.

Il passato e il presente

Nel 2014, la Sila è stata riconosciuta come la 10° Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’UNESCO. Si tratta di un territorio che si estende per ben 355 mila ettari e comprende 66 comuni, tra i quali 18 sono quelli che rientrano nel Parco Nazionale della Sila. Il Parco del Pollino, invece, è entrato a far parte della Rete europea e globale dei Geoparchi nel 2015. Lo stesso Unesco, nel 2017 e nel 2021, ha inserito la Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero e la Faggeta Vetusta del Pollinello nel Sito transazionale delle “Antiche Faggete Primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”, proclamandole Patrimonio Mondiale.

parchi calabresi
parchi calabresi

Nel 2021 l’Aspromonte è entrato a far parte dell’Unesco Global Geoparks, con 8 geositi di rilevanza internazionale, cioè: Grande Frana Colella, Miloniti di Monte Antenna, Cascate sul Torrente Bravi “Mundu e Galasia”, Superfici terrazzate di Gambarie, Fiumara Amendolea, Valli delle Grandi Pietre, Pietra Cappa, la gigantesca “Pietra” conglomeratica, risalente all’Oligocene assurta a simbolo dell’Aspromonte. Nello stesso anno, l’Unesco ha inserito la Faggeta Vetusta di “valle Infernale” nel Sito transnazionale delle “Antiche Faggete Primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”, proclamandole Patrimonio Mondiale.

boschi in Calabria
boschi in Calabria

Un grande patrimonio ambientale

Questa ricchezza territoriale, da un lato comporta la responsabilità della tutela, con la conservazione dei paesaggi, degli habitat, degli ecosistemi, delle specie, delle diversità, dall’altra è fonte di valorizzazione turistica. Per tal motivo, il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria insieme alle rete dei Parchi con convinzione da anni investe in programmi e attività rivolti a favorire e incentivare il turismo sostenibile, lento, orientato alla fruizione delle risorse culturali, archeologiche, paesaggistiche ed enogastronomiche, per favorire il concreto sviluppo del territorio.

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