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coal skin
Coal skin. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

STEEL LIFE

Testo e foto di Nicola Ducati

Introduzione 

Un non-luogo difficilmente accessibile dove i relitti navali trovano nuova vita, gli uomini perdono il loro orizzonte e il senso della vita assume contorni indefiniti.
Un romanzo a cielo aperto che racconta della dignità dell’uomo anche quando il destino si deve rassegnare alla circostanze, scritto a due mani dal capitalismo e dal controverso sistema delle caste.

Dog of War.
Dog of War. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©
back hill
Back Hill. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

Il progetto Steel Life

Un viaggio al nord dell’India sul confine pakistano affacciato sul Mar Arabico. Il progetto non era premeditato, È nato il giorno in cui sono entrato un po’ incerto in queste fabbriche. Essere ammessi qui non è facile, alcune persone ben inserite nel tessuto sociale, amici di amici ci hanno procurato un permesso speciale della proprietà e del governo locale per visitare questi enormi capannoni spaventosamente caldi.

hoven keep

Distese di acciaio ancora fumante, rumori assordanti e una moltitudine indaffarata, il tutto annerito dalla fuliggine del grande forno dall’aspetto di un vulcano. I camion fuori consegnano incessantemente grossi rottami e caricano il metallo rinnovato, uscito dalle ceneri come una fenice nera.

Soot crew
Soot crew. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

All’inizio fotografare e spostarsi in questo luogo è difficile, la paura di ferirsi o di essere un pericolo per questi instancabili lavoratori è costante.

No escape
No escape. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

Lo spettacolo crudo e affascinante accende però l’istinto, imparo in fretta dove mettere i piedi, quando abbassare velocemente la testa, quando smettere di respirare e quando proteggere gli occhi

Questo è il mondo ostile delle fonderie, per stare qui, anche per poco, devi sentirti un po’ corazzato, nel corpo per contrastare i pericoli e nell’anima per accettare quello che vedi.
La vita qui ha un flusso circolare, al mattino gli operai si alzano presto, qualcuno prepara i pasti per gli altri, qualcuno lava i vestiti di tutti. Iniziano i turni. Un formicaio di braccia e tenaglie che divorano tra le fiamme uno scafo di nave in una sola mezza giornata.

Workers. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

Tutti gli uomini sono impegnati a demolire vecchi relitti provenienti da ogni parte del mondo, il metallo viene tagliato, lavorato, fuso e nuovamente trasformato.
Solo il metallo qui cambia vita e si riscatta, non accade lo stesso a questi uomini, rimangono sempre qui, sempre, ogni giorno della loro vita dal destino già scritto.

Ogni giorno fino a sera, fino a quando una acuta sirena suona l’arrivo del tramonto. Una catena umana fatta di fatica, sudore e rassegnazione. Molti gli occhi curiosi e i sorrisi amichevoli che ho incontrato in questo limbo. Uomini da rispettare che con consapevolezza accettano che tutto questo sia il loro unico futuro possibile.

Questa storia è una delle 50 storie finaliste del Travel Tales Award 2023.
Il TTA è un premio internazionale dedicato alla fotografia autoriale di viaggio, che ogni anno seleziona 50 storie  tra cui vengono poi assegnati numerosi premi, pubblicazioni e mostre.

Trovi tutte le informazioni relative sul sito 

Dark eyes. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©
Smoke beholder. Dal progetto Steel Life di Nicola Ducati ©

Bio

Sono un viaggiatore e un fotografo italiano nato nel 1973. Vivo in Trentino Alto Adige, luogo di cui amo soprattutto la natura e la montagna. Ho iniziato a viaggiare molto presto spinto dalla curiosità di conoscere quello che si nascondeva oltre il profilo delle mio orizzonte, alla ricerca della bellezza del mondo attraverso la diversità dei popoli e delle culture.
La fotografia è un linguaggio, una libera espressione di ciò che sentiamo e amiamo. Traggo ispirazione dallo scorrere del tempo e dal desiderio di preservare memoria e ricordi di persone, culture e luoghi che presto svaniranno cedendo il passo alla modernità.
Con il mio lavoro vorrei raccontare storie di persone sconosciute, fisicamente lontane ma
umanamente vicine, creando empatia tra lo spettatore e il soggetto, valorizzando il loro valore e autenticità. Una fotografia narrante che lascia spazio al racconto e all’immaginazione, toccando l’osservatore e suggerendo riflessioni.

Sito dell’autore

 

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