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La luce negli occhi. Ladakh. ©Christian Giudice

CHADAR, UN'ANTICA VIA GHIACCIATA

Foto Christian Giudice. Testo Christian Giudice ed Emanuele Navazza

C’è un’antica via di ghiaccio che da generazioni apre le porte del mondo al popolo Zanskari. Siamo in Ladakh, regione dell’India racchiusa tra Karakoram e Himalaya ad oltre 3.700 metri di altezza, dove per poco più di un mese, tra gennaio e febbraio, diventa percorribile e rompe l’isolamento dell’inverno.

I mercanti di spezie e stoffe hanno aspettato quel momento ogni inverno per secoli…l’attimo in cui oriente e occidente si incontravano sulla Via della Seta. Sembra ancora di vederli, accalcati tra le locande e nelle strade di Lhe, avvolti nei profumi e il vociare dell’antica capitale.

Un passo dopo l'altro. Ladakh. ©Christian Giudice
Mercanti. Ladakh. ©Christian Giudice
Chadar. Ladakh. ©Christian Giudice

Ê un cammino incantato e terribile. Silenzioso sotto ai piedi il fiume Zanskar scorre freddo, modellando una profonda gola tra le montagne tra crepacci e dirupi ma anche colori inattesi e cascate di ghiaccio. Avanti, un passo dopo l’altro, nel vento gelido si impara ad ascoltare con rispetto la voce del ghiaccio fragile sotto gli scarponi.

Ê il viaggio, è la montagna: non c’è nulla di certo. L’Himalaya con il suo clima imprevedibile porta questa condizione al suo estremo. Capita una mattina: una bufera nella notte e troppa neve per valutare lo stato del ghiaccio; meno trentasette gradi di temperatura al risveglio, il respiro si congela istantaneamente sul viso… non ci sono parole per raccontare quello scenario, è il momento per la macchina fotografica.

Il potere del ghiaccio. Ladakh. ©Christian Giudice
Sguardo alla meta. Ladakh. ©Christian Giudice

Ê una meraviglia che riempie gli occhi. Colori, ombre, sfumature da catturare in uno scatto. La quinta immutabile delle montagne assiste da sempre allo scorrere del fiume, al ghiaggio che lo ricopre, al quotidiano mutare delle forme tra i raggi di un pallido sole e il gelo della notte

Un momento di respiro. Ladakh. ©Christian Giudice

Un click per cristallizzare i gesti rituali delle guide che si ripetono da secoli: la preparazione delle slitte, l’allestimento delle grotte per i bivacchi, i canti tradizionali che accompagnano la giornata.

Il richiamo della Sankha. Ladakh. ©Christian Giudice

Tre giorni di cammino il fiume Zanskar diventano un viaggio nel tempo verso il monastero di Karsha Gompa con il suo complesso di edifici arroccati sulla cima e il villaggio che avvolge il crinale. In quei vicoli si diffonde il suono potente della Sankha, la tromba conchiglia, che richiama i monaci per l’inizio della Puja, la celebrazione del risveglio del Buddha.

Il sacro Karsha Gompa. Ladakh. ©Christian Giudice

L’antico monastero del X secolo, è uno scrigno di storia e spiritualità ma anche di arte con i suoi meravigliosi dipinti murali. Nei corridoi vibra un sussuro grave, è il mormorio ritmico e profondo dei monaci: la luce nel loro sguardo e in quello del popolo Zanskari sono il tesoro più prezioso di Karsha Gompa… il mio pretesto per tornare a casa e raccontare quella luce con queste foto.

Bio

Mi chiamo Christian Giudice. Nato a Novara nel 1973.
Un’esperienza di studio a Londra, in una scuola internazionale mi ha messo a confronto con costumi, culture e religioni diverse affascinandomi a tal punto che il viaggiare e conoscere luoghi, popoli e tradizioni sono diventate parte di me. La passione per la fotografia nasce quasi per caso durante un viaggio in Messico: rimango affascinato giocando con una vecchia macchina fotografica analogica che avevo da sempre in casa.Ho iniziato a studiare fotografia da autodidatta su libri e manuali, poi la scelta di di trasformare questo slancio in qualcosa di più iscrivendomi all’Accademia di Fotografia J.Kaverdash di Milano. Viaggiando e fotografando in tutto il Sud Est Asiatico nasce il mio interesse per la filosofia Buddista. È una ricerca che mi ha portato a percorrere i kora al monte Kailash, raggiungere il lago sacro di Manasarovar e i remoti monasteri dell’Himalaya Indiana.
Nel maggio 2022 espongo con Atlas of Humanity a Parigi, presso la Galerie Joseph-Le Palais.
Nell’ottobre 2022 espongo con Atlas of Humanity a Milano, presso Fondazione Luciana Matalon.
Nel 2020 ho partecipato con i miei scatti all’iniziativa solidale per sostenere medici e personale nell’emergenza coronavirus del Policlinico di Milano.
Partecipazione a Spedizione Artica nella penisola dello Yamal, Siberia. Dicembre 2018.

Christian Giudice

Profilo Instagram: christian.giudice.ph

Questa storia è una delle 50 storie finaliste del Travel Tales Award 2023.
Il TTA è un premio internazionale dedicato alla fotografia autoriale di viaggio, che ogni anno seleziona 50 storie  tra cui vengono poi assegnati numerosi premi, pubblicazioni e mostre.

Trovi tutte le informazioni relative sul sito.

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