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Roberto Rinella - Si apre il sipario - 2022 - cm. 100 x 200 - Intersezione analogica di stampe fotografiche
Roberto Rinella - Si apre il sipario - 2022 - cm. 100 x 200 - Intersezione analogica di stampe fotografiche

POLISDEFRAG

Opere di Roberto Rinella. Testi di Roberto Mutti e Ticinese Art Gallery

Deframmentazione del contesto per una successiva, e a volte meticolosa, ricompattazione urbana, una ricerca spasmodica di dettagli fatiscenti per un’incredibile riqualificazione della città attraverso una visione artistica che non sfugge, in molti casi, al confronto con le problematiche sociali.
Roberto Rinella canalizza la sua ricerca verso un utilizzo sperimentale del mezzo fotografico e della stampa, che gli permette di realizzare paesaggi, spesso di grande formato, all’interno del quale, dettagli di luoghi e tempi lontani, riescono a coesistere creando scenari immaginari che traggono tuttavia ispirazione dalla realtà. Il concetto stesso di fotografia/istantanea viene cosi rimesso in discussione e privato dei suoi principi cardine.
Luoghi metropolitani dove la natura diviene dimensione parallela dell’essere e in questo scenario, luogo per l’uomo, ma dove la figura non è soggetto fondamentale, sorgono paesaggi irreali e surreali. Una ricostruzione verosimile della città, supportata dalla complicità tecnica tramite delle intersezioni analogiche di stampe fotografiche.

Roberto Rinella. In fondo al viatico, 2022. cm. 70 x 50
Roberto Rinella. In fondo al viatico, 2022. cm. 70 x 50
Roberto Rinella. Luci all'alba. 2022. cm. 100 x 70
Roberto Rinella. Luci all'alba. 2022. cm. 100 x 70

Testo di Roberto Mutti

Di fronte alle opere di Roberto Rinella ci si rende subito conto di non poter ricorrere ad alcuni parametri solitamente utilizzati dalla critica (che senso avrebbe, per esempio, il termine “bello”?) e anche di non poterle inscrivere in una precisa categoria perché anche quelle di fotografia di architettura e di paesaggio urbano, che pure sembrano le più aderenti, non restituiscono la loro ricchezza estetica e concettuale. Questo non è certo un limite, anzi serve a sottolineare ancora una volta che l’uso dei generi deriva dalla nostra comodità di comunicazione ma spesso non corrisponde alla complessità che caratterizza la fotografia d’autore. Il fotografo siciliano realizza opere composite che rappresentano quelli che si possono definire come luoghi metropolitani tutti giocati su una peculiarità che accompagna ogni aspetto di questa ricerca: la dialettica della contraddizione

Roberto Rinella. cm. 100 x 100 - Prospettive teatrali - 2021

Subito si parte dalla curiosa contrapposizione fra la sorprendente ricchezza dei risultati e la relativa semplicità tecnica utilizzata per realizzarli. Ogni immagine è, infatti, stampata (l’autore lo fa sempre nella convinzione che solo così se ne conserva una traccia) sottolineando così le grandi potenzialità della fotografia fisicamente intesa che l’epoca del digitale sembra aver dimenticato. I risultati in bianconero così ottenuti vanno a far parte di una più ampia composizione dove ogni tessera di questo mosaico contribuisce a creare qualcosa che è contemporaneamente armonico e discordante, rassicurante ma spiazzante, prevedibile eppure inatteso.

Roberta Rinella. cm. 100 x 70 - Voli imprevedibili - 2022

Bisogna ricorrere alla psicologia della percezione per spiegare quanto succede a chi si trova di fronte a queste opere perché la prima impressione – quella di osservare l’immagine di una città con tutto il suo brulicare di spazi, vie, facciate – viene presto smentita quando dall’immediatezza dello sguardo iniziale si passa a una più attenta analisi. È allora che, soffermandosi sui particolari e inseguendo contemporaneamente la composizione dell’insieme ci si imbatte in controsensi e incongruenze che smarcano queste fotografie dal descrittivismo realistico per inscriverle nella dimensione immaginifica del possibile. 

Roberto Rinella. cm. 120 x 80 - Riserva di pesca - 2022

Ogni singola fotografia possiede un suo rigore geometrico perché propone esattamente come sono lo scorcio di una piazza, l’imponente presenza di un edificio, la leggerezza di un arco, l’immobile presenza di un’automobile posteggiata ma è su questa normalità che Roberto Rinella lavora per contraddirla senza tuttavia rovesciarla del tutto. Nel mettere assieme queste “tessere” segue, infatti, tecniche diverse talvolta accostandole e in altri casi sovrapponendole parzialmente per dar vita a prospettive che quanto più sembrano autentiche tanto più non rispondono ai principi della logica.

Roberto Rinella. cm. 70 x 50 - Passando da Zante 2022

È proprio questo rapporto fra realtà e immaginazione a dar vita a un’atmosfera di sospensione temporale che tuttavia non si dipana nel vuoto ma si ancora sulla realtà di una Palermo di cui l’autore ci trasmette un poetico incanto. La città è viva, le case abitate, le strade percorribili e la presenza umana è ridotta a poche figure isolate per lasciare il campo a una sorta di riposo metafisico.

Roberto Rinella. cm. 50 x 70 -Mediazione d'intenti - 2022

Accanto ai richiami all’estetica propria delle fotografie di archeologia industriale compaiono sfide paradossali su chi svetta di più tra un traliccio ripetitore e il campanile di una chiesa, sottolineature della maestosità di antichi palazzi, accostamenti arditi fra gli angoli abbandonati all’incuria e i luoghi dove ancora sopravvive l’antica magnificenza.  Chiese e palazzi, negozi e alberghi si affastellano costruendo equilibri precari che poi si allargano a mostrare vie di cui subito dopo si perdono le tracce. Poco più in là una strada passa sotto un arco e si incanala nel nulla, le strisce pedonali partono secondo logica ma si fermano davanti a un muro che la smentisce, i cartelli segnalano realtà inesistenti e chi ha dedicato attenzione a tutto ciò si trova di fronte a un incrociarsi di prospettive che lo spiazza e solo alzando lo sguardo verso l’alto trova conforto in un cielo sempre solcato da stormi di uccelli che guardano tutto ciò da una ulteriore prospettiva.

Roberto Rinella. cm. 70 x 70 - Enigma - 2022
Roberto Rinella. cm. 70 x 70 - Enigma - 2022
Roberto Rinella. cm. 100 x 100 - Riposo metafisico 2022
Roberto Rinella - Riposo metafisico - 2022 - cm. 100 x 100 - Intersezione analogica di stampe fotografiche

Proprio perché tutto giocato sulle contraddizioni, Polisdefrag quando affronta la più importante di tutte, quella fra realtà e rappresentazione, rivela una sua forte dimensione teatrale che per un verso trasforma ogni opera in una possibile, suggestiva scenografia e per l’altra contiene già in sé gli elementi di storie tutte da immaginare, quelle del solitario suonatore di strada, del bambino che sembra trasformare la piazza in cui sta seduto in un suo parco giochi,  della donna che si avvicina a un minaccioso portone sormontato dalla scritta “Direzione”. Chi si pone davanti a questi lavori può essere attraversato dal dubbio se considerarsi un semplice spettatore o sentirsi un protagonista coinvolto in quegli scenari in cui forse un po’ si rispecchia. Perché quegli scorci urbani così spiazzanti un po’ parlano della realtà e molto di chi la osserva incantato. 

Roberto Mutti

Bio

Roberto Rinella nasce 8 gennaio 1984 a Palermo dove vive e lavora. Nel 2012 si laurea presso L’Accademia di Belle Arti di Palermo e successivamente si cimenta in tecniche non convenzionali del mezzo fotografico.

2023
-Mia Art Fair – Ticinese Art Gallery, Milano.
“Polisdefrag” – HABITA79 – Pompei, Napoli

2022
“Polisdefrag” (personale) – Ticinese Art Gallery, Milano.
– ArtVerona – Ticinese Art Gallery, Verona.
– Arte in Nuvola – Ticinese Art Gallery, Roma.
“Condivisioni” (collettiva) – Ticinese Art Gallery, Milano.

2018
– ArtVerona – XXS aperto al contemporaneo, Verona.
– ArteFiera Bologna – XXS aperto al contemporaneo, Bologna.

2017
– ArtVerona – Costantini Art Gallery e XXS aperto al contemporaneo, Verona.
“Fotomontaggio” (personale) – XXS aperto al contemporaneo, Palermo.
“u’ marimotu” (collettiva) – Costantini Art Gallery, Milano.

2016

“u’ marimotu” (collettiva) – XXS aperto al contemporaneo, Palermo.

2016
“tutti dormono” (collettiva) – Orto Botanico di Palermo.

“Camera doppia” (bipersonale) – XXS aperto al contemporaneo, Palermo.

“Camera doppia” (collettiva) – XXS aperto al contemporaneo, Palermo.

2015
“Buon compleanno Letizia Battaglia” (collettiva) – Teatro Garibaldi, Palermo.
“Ritrovarsi” (collettiva) – Quartiere Marinai Sciacca, Palermo.

2014
“ludum liberi di giocare” (collettiva) – Legatoria d’arte Liber, Palermo.

2013
“Macerie” (collettiva) – Palazzo Costantino, Palermo.
– “Progetto Zac (collettiva) – Cantieri Culturali della Zisa, Palermo.

2012
“La peste” (collettiva) – Palazzo Costantino, Palermo.
“Scatti lenti“ (personale) – Feltrinelli, Palermo.

2009
“Il pensiero del fuori” (collettiva) – Ex manicomio Vignicella, Palermo.

2007
“Mostra collettiva dell’Accademia di Belle Arti di Palermo” – Cantieri Culturali della Zisa, Palermo.

Coperrtina catalogo
La mostra di Roberto Rinella alla Ticinese Art Gallery di Milano
La mostra di Roberto Rinella alla Ticinese Art Gallery di Milano
La mostra di Roberto Rinella alla Ticinese Art Gallery di Milano
La mostra di Roberto Rinella alla Ticinese Art Gallery di Milano

Ticinese Art Gallery. C.so S.Gottardo 37, cortile intern., 20136 Milano. T. 0235991412. M 3470514664, 3476597840. Apertura: lun 15/19.30 – mar-sab: 10/13 – 15/19.30

 

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