SALT WORKERS
Foto e testi di Soumayan Biswas
Molto prima dell’avvento del dominio britannico nel Bengala, l’industria del sale era sviluppata lungo la sua fascia costiera che si estendeva per circa 1.100 km. I luoghi di produzione più importanti erano Tamlook e Hijli nel distretto di Midnapore, nei 24 Parganas del Sunderbans, a Noakhali e Chittagong nell’attuale Bangladesh. Durante il periodo Moghul, i mercanti di sale godevano dello status più elevato nella società commerciale e il miglior mercante riceveva il titolo di fakir-ul-Tejar.
La tecnologia del settore, tuttavia, era basata su conoscenze e pratiche tradizionali, che richiedevano strumenti fabbricati localmente. Poiché nella società prevaleva ampiamente la divisione del lavoro basata sulle caste, questa si è diffusa di generazione in generazione. Sebbene sotto il governo della Compagnia inglese delle Indie Orientali, furono tentate diverse riforme sugli aspetti organizzativi del settore, la sua tecnologia tradizionale rimase inalterata.
Nel 1836 l’industria produceva circa 246.000 t, dando lavoro a circa 16.500 lavoratori del sale. Ma nella situazione attuale l’industria non è in ottime condizioni. Continua in qualche modo solo per sopravvivere nell’attuale epoca di concorrenza. Le mie foto rispecchiano le storie difficili della vita reale, in cui molto sudore produce un po’ di sale.
Bio
Sono un amante della fotografia.
Non ricordo quando e come ho iniziato, ma come tutti gli altri, ho iniziato ad amare scattare foto.
La fotografia è per me una grande amica con cui trascorrere del tempo con me stesso.
Amo lavorare sulla vita quotidiana delle persone.
Cerco di inquadrare a modo mio ciò che sembra ordinario all’occhio comune.
La fotografia è un mezzo per esprimere la mia mente.
Questa storia è una delle 50 storie finaliste del Travel Tales Award 2023.
Il TTA è un premio internazionale dedicato alla fotografia autoriale di viaggio, che ogni anno seleziona 50 storie tra cui vengono poi assegnati numerosi premi, pubblicazioni e mostre.
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