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Zanzibar. HEART. ph Graziano Perotti
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CUORE DI ZANZIBAR

Testo di Rosanna Rondelli. Foto di Graziano Perotti

Intervista a Rosanna Rondelli Presidente Associazione Amici di Zanzibar e del Mondo ODV/NGO (FK)

Buongiorno Rosanna, sappiamo che lei è molto attiva nel volontariato. Ci vuole parlare della sua esperienza africana?

Premesso che per me il volontariato è una gioia e una esigenza emotiva, che si somma alle gioie della famiglia, è In Africa che ho provato le emozioni più forti.
Mi sono sentita subito a casa, come accolta nella culla delle nostre origini. Il tempo lì scorre più lentamente, seguendo un ritmo più adatto alla vita umana, in cui si apprezzano le cose semplici e il superfluo diviene irrilevante.

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Quando è incominciata?

Tutto è nato nel 2008, quando io e mio marito ci siamo regalati una vacanza a Zanzibar per il nostro anniversario, trascorsa in un resort di Kiwengwa semplice ma pulito, in un contesto locale dove ci siamo trovati benissimo, e ci siamo innamorati del luogo.

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E poi?

Sembrava fosse solo finita una bella vacanza. Invece ci siamo ritornati, ma alloggiando in una casa in mezzo a un villaggio di pescatori. Abbiamo così potuto conoscere la vita reale, ma anche avuto lo sconcerto di scoprire che, a parte la visita di base all’Ospedalino privo di apparecchiature e macchinari anche basilari come una sterilizzatrice, tutto il resto era a pagamento.

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Un grave problema…

Sì. Questo era insopportabile. Poiché, nonostante la crescita del turismo locale abbia portato un po’ di benessere, esiste un grosso divario economico nella popolazione: la maggior parte si arrangia con lavori marginali, come la pesca, la lavorazione delle alghe, del legno, del carbone, dei semi baobab, la produzione di succhi di frutta, dolcetti, chapati, pane, cocco, paglia ecc. Tutti lavori che danno guadagni minimi, insufficienti a sfamare adeguatamente una famiglia, con alimentazione povera. Angosciante per noi, che viviamo in un Paese dove esistono tutele, ammortizzatori sociali e assistenza sanitaria. Qui non c’è nulla: zero. Vedere parte della popolazione impossibilitata a curarsi, è un’offesa alla coscienza.

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Che cosa avete deciso di fare?

Ci siamo impegnati per fornire macchinari, attrezzature, materiali di medicazione e medicinali. Vedere un raggio di luce e di felicità nella popolazione per avere finalmente le cure, ci ha lasciato emozioni uniche, la felicità loro è stata anche la nostra.

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Una storia di grande generosità. Avete realizzato altri interventi oltre quello in campo sanitario?

Le emozioni più grandi ce le ha riservate la costruzione e creazione dell’unico asilo nido gratuito dell’isola. Radunare bambini dai 18 mesi ai 4 anni, che erano nelle strade e spiagge e farli stare in un posto sicuro, tranquillo, con un’educazione di base, vederli giocare insieme, disegnare impegnati in attività ludiche e didattiche felici, mi ha lasciato sensazioni incredibili. Quest’anno poi sono riusciti a passare nella scuola materna rimanendo con noi e contagiando anche noi con la loro allegria spensierata.

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Un progetto fantastico che vi avrà richiesto grande impegno ed energia

Abbastanza; ma ancora di più per il “progetto disabili”, che è consistito nel togliere i bambini lasciati a vegetare nelle case, e accoglierli nel nostro asilo, con un insegnante dedicato, aiuti alle autonomie e fisioterapista, e vederli progredire e rifiorire attraverso terapie e attività ludiche. Purtroppo i diversamente abili, nei villaggi fuori dai grossi centri, sono lasciati a loro stessi. L’ignoranza è molto diffusa: le famiglie non sanno dell’esistenza di aiuti, scuole, figure professionali dedicate e terapie. Questo le rende impossibilitate a fornire ai figli una vita migliore. Aver attivato questo progetto per superare il problema e favorire un loro inserimento nella comunità, per noi è stato un orgoglio senza eguali. Batterci per un riscatto dei bambini disabili, per cure adeguate e integrarli nella società è un progetto d’amore e un dovere morale Varcare la soglia della loro aula mi comunica emozioni uniche e un empatico senso di protezione in quanto vulnerabili.

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Quali i progetti futuri e come cercate aiuto?

Vogliamo estendere il progetto ad altri ragazzi che vogliono entrare nella scuola. Ma per completare questo progetto dobbiamo costruire due ulteriori aule: una di fisioterapia – psicomotricità, e una per attività ludico -didattiche. È un sogno nostro, dei bambini che vogliono vivere in una società inclusiva e delle famiglie di alla ricerca di una vita più serena. Chiediamo aiuto per la finalizzazione di questo progetto e vi invitiamo a visitare il nostro sito

Zanzibar. HEART. ph Graziano Perotti
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Come si inserisce l’autore di questo reportage, Graziano Perotti, nel vostro progetto?

Il fotoreporter Graziano Perotti inviato del magazine TravelGlobe, ci ha contattato su internet chiedendo informazioni sulla nostra Associazione e dove si trovasse la scuola che gestiamo e dirigiamo a Kumba Urembo di Kiwengwa Zanzibar, perché aveva in programma un workshop fotografico di gruppo a Zanzibar e voleva visitarla. Infatti, venuto alla nostra scuola tre volte, e rimasto molto impressionato dall’ambiente, ha realizzato un servizio fotografico ai bambini del nido, della materna e ai diversamente abili. sui suoi social sono trapelate le sue mille emozioni e turbamenti contro le tante ingiustizie, in Africa più presenti che altrove, soprattutto nell’entroterra e nei paesini isolati.  

Graziano Perotti vuole realizzare un libro per aiutarci a raccogliere fondi per l’ampliamento del progetto diversamente abili, che prevede, come detto, la costruzione di 2 aule con i bagni senza barriere architettoniche. Nel frattempo ci ha donato 40 foto per realizzare una mostra itinerante, con le sue indicazioni per realizzarla allo scopo di farci conoscere. L’inaugurazione avverrà a Grosseto, sede legale dell’Associazioni non appena tutto sarà pronto. Camminare da soli è un percorso tortuoso, camminare tutti insieme per raggiungere un traguardo è una scia meravigliosa, l’unione fa la forza, uniamoci per dare speranze possibili di vita più umana.

Rosanna Rondelli Presidente Associazione Amici di Zanzibar e del Mondo ODV/NGO

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