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Attenzione a piantare peperoni: ecco cosa può accadere

Inconfondibile nel suo aspetto ma anche diffusione e sapore, il peperone è una bacca che viene impiegata da tempi molto remoti nell’alimentazione, facente parte del gruppo Capsicum , della quale fanno parte anche il peperoncino ed in generale configura l’intero gruppo di queste piante. I peperoni fanno parte della dieta tradizionale della cultura mediterranea ma in generale tutti i rappresentanti sono estremamente diffusi in buona parte del mondo. Piantare peperoni infatti risulta essere parte della coltivazione controllata globale, e può essere senz’altro replicata senza grossi problemi anche nel nostro giardino o in vaso, in “loco”.

Si tratta però di un’attività che richiede attenzione e buona comprensibilità di vari fattori , ed è abbastanza facile fare alcuni errori.

A cosa bisogna prestare attenzione quando si piantano peperoni? Proviamo a scoprirlo insieme.

Piantare peperoni, ecco a cosa devi fare molta attenzione

piantare peperoni

La famiglia Capsicum si differenzia per queste tipiche bacche che possono avere forme, consistenze, sapori e contenuti nutrienti molto diversificati, da una forma allungata e medio grande fino a quelli piccoli e magari rotondi, esistono praticamente peperoni per tutti i gusti.

Resta una pianta quella del genere Capsicum che ha bisogno generalmente di sole, un terreno abbastanza portato ad essere nutriente ma anche una buona differenziazione di elementi nutrizionali presenti nel terreno oltre a temperature mediamente intorno ai 18 – 25 gradi centigradi.

E’ una pianta che cresce abbastanza velocemente nelle giuste condizioni, privilegiando la giusta tempistica: nel Mezzogiorno i peperoni possono essere piantati già dalla metà di aprile mentre in condizioni appena meno calde è meglio aspettare l’inizio dell’estate, la prima parte della crescita avviene in primavera ma è inestate che queste grosse bacche sono raccolte, nella maggior parte dei casi.

Necessita di un Ph nel terreno abbastanza medio – alto, tra i 5,5 e 7 anche se si adatta abbastanza facilmente un po’ a tutti i terreni a patto che questi risultino essere sufficientemente ricchi di calcio (per questo è una buona idea realizzare un compost alcune settimane prima sviluppato da scarti alimentari, acqua di cottura di verdure ed in particolare gusci d’uovo che sono ricchi proprio di calcio.

I semi vanno lasciati in ammollo per un giorno intero in acqua così da far scattare la germinazione e poi lasciati in un luogo mediamente caldio in modo da portare una prima forma di sviluppo, evidenziato da una piccola radice, nella parte inferiore del seme che in questo caso può essere interrato ad altezza media.

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