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Pressione alta: cosa mangiare per non aggravare la situazione

Le condizioni dell’organismo risultano essere rilevanti molto spesso in modo preventivo, ed è sicuramente vero che con la diffusione del web tenere sotto controllo i tipici valori di un organismo per una forma di monitoraggio è relativamente più semplice anche se nel caso della pressione alta controllarne i sintomi e capire tra le altre cose, in quanto l’alimentazione è qualcosa di assolutamente essenziale per contrastare la pressione alta, quindi cosa mangiare.

Definita ipertensione arteriosa, la pressione alta è un valore medio naturalmente più alto di una soglia conosciuta come sicura.

Una corretta alimentazione può indubbiamente avere un enorme impatto, ma è bene tenere a mente di non sottovalutare il ruolo del medico / nutrizionista in merito.

Cosa mangiare per non aggravare la pressione alta? Ecco i consigli dell’esperto

Pressione alta: cosa mangiare per non aggravare la situazione

Ma cos’è effettivamente la pressione alta? Si fa riferimento alla pressione arteriosa oltre i livelli medi quindi “normali” prendendo in consideraizone due valori, conosciuti come sistolica e diastolica, rispettivamente oltre i 139/89 si inizia a definirsi ipertensione, ossia una forma di “spinta” eccessiva che il sistema cardiaco conferisce alla circolazione del sangue.

Come intuibile, “pressione troppo alta” può sviluppare nel corso del tempo problemi presso il sistema circolatorio dell’organismo e gradualmente vari disturbi come cefalea, affaticamento, nausea, vomito, ma anche arti indolenziti e vista offuscata. Quasi sempre non esiste una sola caratteristica sintomatologica che conferisce la pressione alta ma è un insieme di elementi, a partire da una ritmo di vita sregolato, sedentarietà, peso eccessivo ma anche dieta troppo ricca di elementi.

Importantissimo fare ricorso ad alimenti come i cereali integrali che essendo di facile gestione da parte del metabolismo e del cuore, risultano essere degli elementi normalizzanti, e possono garantire una pressione maggiormente in controllo.

Idem per quanto riguarda le verdure a foglia larga e quasi tutti frutta (in particolare quelle con fibre, quindi con buccia edibile) ed ortaggi che conferiscono un compendio equilibrato di sali minerali e vitamine oltre a fibre, che permettono di avere un azione “calmante”. Vanno evitati invece i cibi troppo lavorati, piccanti, fritti, oltre a quelli di struttura eccessivamente chimica o ricchi di sostanze che influenzano la pressone sanguigna , come ad esempio la caffeina (o la teina, che è fondamentalmente la stessa cosa) ed in particolar modo il sodio in quantità eccessivo, contenuto ad esempio nel sale.

Anche l’idratazione è importante, bere acqua in quantità corrette anche quando non avvertiamo lo stimolo della sete è essenzialmente un ottimo rimedio per ridurre l’ipertensione.

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