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Possiedi questo francobollo raro rosa? Il suo valore è arrivato alle stelle, ecco quanto

Nel 2024 compirà ben 64 anni il famosissimo ”Gronchi rosa”, ovvero il francobollo italiano più conosciuto anche tra i non collezionisti. Si tratta di un francobollo che è stato emesso con un disegno sbagliato, che è stato ritirato dalla vendita e poi ”sostituito” a tambur battente da un francobollo corretto.

Esso vide la luce il 3 aprile del 1961, un classico e normale lunedì di Pasquetta e nulla lasciava presagire la bagarre diplomatico-filatelica di cui quel piccolo pezzo di carta sarebbe stato l’unico protagonista nel giro di appena qualche ora. L’antefatto è abbastanza semplice: per il mese di aprile di quell’anno 1961 era programmata una visita di stato da parte del Presidente della Repubblica dell’epoca in tre paesi latino-americani e il consiglio dei ministri aveva autorizzato un’apposita emissione filatelica commemorativa.

Vennero così preparati tre francobolli monocromi con delle tariffe specifiche per l’inoltro in quei Paesi da far volare sull’aereo presidenziale: più precisamente erano 170 lire per l’Argentina, 185 lire per l’Uruguay e infine 205 lire per il Perù. Il disegno era raffigurato era anch’esso molto semplice dato che presentava un modernissimo aeroplano su un planisfero che metteva in evidenza (attraverso una tonalità un po’ più scura) l’Italia e uno di quei tre Paesi sopra citati.

La validità postale di quei francobolli doveva scattare il 6 aprile, quindi il giorno prima della partenza del Presidente, ma la vendita invece sarebbe dovuta cominciata giusto qualche giorno prima al fine di consentire agli interessati di predisporre tutte le buste. Ma cos’è che andò storto? Che cosa accade?

Questo francobollo rosa è molto raro e vale un vero patrimonio

Il francobollo con la sagoma del Perù era del tutto sbagliato in quanto era stata usata una mappa dell’anno 1939 sulla quale il ‘triangolo amazzonico” (ovvero quell’area contesa a lungo proprio tra Perù ed Ecuador) non era ancora stata attribuita al Perù. E quest’errore fu scoperto il 3 aprile ovvero il giorno in cui i collezionisti dovevano comprare questi francobolli.

Fu così che allora venne subito contattato il ministro degli esteri che dovette intervenire disponendo immediatamente la sospensione della vendita del francobollo incriminato. La correzione e l’interruzione della vendita fece scoppiare una bagarre non solo nel mondo della filatelia ma un po’ in tutti gli ambiti dato che i responsabili delle poste si riunirono per decidere tutte le mosse successive.

Quella sospensione si trasformò poi in un ritiro definitivo e l’Istituto dello Stato venne incaricato di stampare un francobollo corretto decidendo di apportare modifiche anche il colore che da rosa divenne grigio. Ad ogni modo, secondo i dati ufficiali che sono stati resi noti diversi anni dopo la vicenda, di questo francobollo furono venduti prima del ritiro meno di 80.000 esemplari.

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