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Attenzione alla mosca bianca: cosa provoca e come debellarla

Tra i vari elementi che possono mettere a serio repentaglio il nostro verde, che sia ornamentale oppure effettivamente “utile” in qualche modo ci sono innumerevoli forme di micro organismo ma anche di insetti che in misura diversa tra le varie specie possono influenzare in modo netto la vita delle nostre piante, ed è importante riconoscere anche le varianti come la mosca bianca che può essere pericolosa in particolare per i pomodori e diverse piante ornamentali.

Questa particolare tipologia di insetto volante infatti può provocare effetti particolarmente problematici per la stragrande maggioranza delle coltivazioni se non controllata ed opportunamente eliminata se in quantità eccessive.

E’ anche importante valutare un’opera di prevenzione effettiva per evitare il radicarsi effettivo di questa specifica forma di insetto, partendo dal come riconoscerlo.

Attenzione alla mosca bianca: cosa provoca e come debellarla

mosca bianca

E’ una tipologia di mosca proveniente dalle zone tropicali ma nel corso dei decenni è divenuta molto comune anche in Europa ed in altre aree del mondo, risultando estremamente adattiva e potenzialmente pericolosa per varie tipologie di piante.

Ha infatti abitudini da parassita, conosciuta come aleurodide ma di fatto chiamata mosca bianca per via del colore quasi completamente bianco del corpo di questi insetti. Riconoscibili dalle piccole dimensioni (circa 2 millimetri) e dalla tipica “lanuggine” bianca che ricopre questi insetti estremamente prolifici, essendo insetti tropicali hanno la tendenza a svilupparsi e riprodursi in grandi quantità in luoghi umidi, tendenzialmente non ventilati ma quanto più possibile riparati dalle intemperie.

Tende a colpire molte piante, in particolare privilegia quelle da frutto e dal coltivazione in particolare apprezza il pomodoro ma anche molte piante ornamentali attaccando il fusto e provocando necrosi anche alle foglie, con la potenziale capacità di trasmettere malattie.

Per prevenire spesso si fa ricorso ad una soluzione conosciuta come sapone molle da spruzzare a cadenza regolare (circa 1 o 2 volte al mese) nelle zone più esposte ed umide delle piante (in alternativa si può utilizzare un composto di acqua e Sapone di Marsiglia). E’ importante ricordare che a seguito di una forte pioggia, questi elementi tendono ad essere eliminati quindi è necessario riapplicarli.

Rimedi più aggressivi sono costituiti invece da delle trappole cromotropiche dal colore giallo che è un elemento cromatico in grado di attirare ed imprigionare questi insetti con della colla.

E’ anche consigliabile controllare con regolarità le piante, e magari in fase di coltivazione variare la tipologia di elementi così da rendere difficile l’adattamento.

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