Oggi vogliamo parlarvi della pianta curcuma, una pianta erbacea perenne alta anche fino ad 1 metro e caratterizzata da un consistente rizoma di colore giallo-arancio. La pianta è caratterizzata da foglie di colore verde intenso, oblunghe e di grandi dimensioni mentre i suoi fiori sono di colore giallo e si trovano all’interno di un’infiorescenza formata da brattee verdi poste in basso e bianco-violacee poste in alto.
Il nome di questa pianta deriva dalla parola araba “kurkum” che vuol dire “zafferano” proprio perché ricorda il colore tipico dello zafferano. La Curcuma è particolarmente conosciuta in India fin dall’antichità, infatti si trovano molteplici testimonianze di questo suo utilizzo già nei testi indiani dei Veda di 3000 anni fa.
Al giorno d’oggi sappiamo che in India la Curcuma fa parte dell’alimentazione quotidiana di moltissimi in quanto è uno dei principali rimedi della medicina ayuverdica, secondo la quale pare che sia in grado di svolgere ottime proprietà purificatrici sul corpo oltre al fatto che viene impiegata in una grande varietà di disturbi quali la febbre, le infezioni, l’artrite e problemi al fegato.
In Occidente, invece, la Curcuma anche se è conosciuta da molto tempo, ma non ha mai raggiunto una popolarità simile all’India. Riguardo questa pianta c’è da dire che ne esistono moltissime varietà ma in realtà quando si parla di curcuma ci si riferisce in genere alla Curcuma longa che viene spesso utilizzata anche come tintorio per la lana e la seta.
Quali sono le proprietà della pianta curcuma?
Adesso concentriamoci parlando delle principali proprietà benefiche tipiche della Curcuma e sono: la proprietà epatoprotettrice, quelle coleretica e colagoga, l’antiossidante, l’antinfiammatoria e la digestiva. In tal senso ecco allora alcuni dei suoi utilizzi e quando sarebbe il caso di assumerla.
La curcuma si potrebbe assumere sotto forma di tisana semplicemente mettendo un cucchiaio di rizoma tagliato all’interno di una tazza di acqua bollente e lasciando il tutto in infusione per una decina di 10 minuti. Questa si può benissimo bere anche per 2 o 3 volte al giorno.
Oltre a quanto già detto, la curcuma è anche utile come rimedio naturale in caso di disfunzioni epatiche lievi, di digestione lenta e difficile, di stati infiammatori a carico dell’apparato digerente e di quello osteo-articolare ed anche in caso di dismetabolismi dei grassi e del colesterolo.
Infine, per quel che riguarda, invece, gli effetti collaterali possiamo dire piuttosto di recente, in Italia, si sono registrati dei casi di epatite colestatica, in seguito all’assunzione di integratori a base di pianta curcuma.
Inoltre si consiglia di sentire il parere del proprio medico prima dell’assunzione di farmaci e in più considerando anche il fatto che questa non dovrebbe mai essere consumata in gravidanza ed allattamento dato che non sono (ancora) presenti studi sull’effetto che questa pianta possa avere sul feto.
