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“Non mangiare le lenticchie!”: attenzione, ecco cosa provocano

Le lenticchie sono un gustosissimo legume ricavato dalla coltivazione della Lens culinaris, una pianta che appartiene alla famiglia delle Fabaceae/Leguminose nella quale troviamo anche il cece e l’arachide, la liquirizia, così come la soia, i fagioli ed anche i piselli. Si tratta di una pianta annuale che ha bisogno di un ciclo biologico completo della durata di un anno e risulta essere il legume più consumato da più tempo.

Alcune tracce che sono state ritrovate in Grecia, fanno pensare che le prime colture agricole delle lenticchie fossero attive già quindicimila anni fa e di questo ritroviamo testimonianze anche nella Bibbia così come in molti documenti storici.

Ad oggi il loro consumo è associato soprattutto alle festività natalizie e al Capodanno, come un vero e proprio rito propiziatorio che ricade nella credenza popolare che le lenticchie siano in grado di portare soldi e fortuna. Magari si tratta solo di una credenza nata in epoca romana, dato che le lenticchie erano conservate all’interno dei sacchetti simili a quelli che contenevano le monete d’oro che venivano usate in commercio.

La lenticchia è naturalmente priva di grassi e di colesterolo, povera di sodio e con una poca percentuale di carboidrati, di cui solo il 2% è composto dalle fibre. Le proteine, invece, costituiscono il 9% di tutto il peso complessivo. Parlando dal punto di vista delle vitamine e dei sali minerali, invece, sappiamo che la lenticchia ha dei buoni livelli di vitamina A, C e B6 ma anche di calcio, magnesio e di ferro.

Attenzione alle lenticchie? Perché? Quale sarebbe il motivo?

Grazie alle numerose vitamine che vi sono contenute ed anche ai principi nutrizionali, le lenticchie vengono spesse chiamate “la carne dei poveri”. Un’altra cosa importante, inoltre, è che nelle diete vegetariane e in quelle vegane possono rappresentare un buon sostituto delle proteine animali per cui sono decisamente un alimento indispensabile.

Oltre a tutto questo sappiamo anche che il ferro è un valido alleato contro l’anemia, mentre tutte le altre vitamine presenti aiutano ad affrontare gli stati di stress psicofisico e a combattere la denutrizione così come la perdita di sali minerali (a maggior ragione dopo un’attività sportiva).

Questo delizioso piatto risulta anche utile per regolare il transito intestinale prevenendo la stitichezza. Andando al centro dell’articolo diciamo però che, come vale per molti altri legumi, anche le lenticchie possono generare delle pesanti reazioni intestinali quali meteorismo, aerofagia e difficoltà di digestione.

Questo fastidioso effetto è dovuto soprattutto alla presenza della buccia, le cui fibre non sono digeribili dall’intestino in maniera naturale. Per tale ragione si consiglia ai soggetti che ne sono predisposti, il consumo di lenticchie decorticate, ovvero quelle prive di buccia.

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